sabato 26 ottobre 2013

Trigger Genesis & Quantuum Move

Un piccolo articolo per segnalarvi questo prodotto che mi è arrivato ieri e trovo molto interessante.

Si tratta dei trigger Genesis (trasmettitori  radio che permettono lo scatto in syncro wireless tra fotocamera e flash) , completamente compatibili con una nuova generazione di flash della marca Quantuum, i "MOVE".

Le Torce da Studio "MOVE" escono con la possibilità di attaccare via usb il ricevitore (ed alcuni rivenditori offrono il pacchetto torcia + receiver in omaggio) . Molto semplice, alimentato direttamente dalla torcia, il ricevitore si integra perfettamente con il flash.

Non starò a farvi un'analisi tecnica approfondita, ma vi dirò semplicemente le cose che mi hanno colpito di questo "combo".

Hanno la possibilità di gestire diversi gruppi luce, più di quanti ne servano in studio, decisamente. Inoltre come vedete da foto, ho collegato il Genesis in "through" al mio Yongnuo, così da poter gestire i piccoli flash con i miei YN622C (regolandone la potenza) ed i flash da studio "Move" sempre... regolandone la potenza da remoto!




Già, la cosa interessante del TX Genesis è che si può, a bordo del trasmettitore, regolare la potenza della torcia flash e non solo, si decide anche se accendere o spegnere la luce pilota ed il beep!

Questo sistema è interessante in quanto permette di non spostarsi dalla posizione di scatto e raggiungere regolazione di torce poste in punti scomodi, come ad esempio un beauty dish quando si trova in alto, su stativi alti o su rail!


 
Qui un piccolo video che ne attesta il funzionamento , semplice da settare,  possibilità di lavorare sia direttamente dalla fotocamera sia integrabile con sistemi di trigger che hanno il contatto a caldo "passante" ed un kit decisamente economico.

La torcia Move 300 , anche se entry level, si dimostra robusta ed essenziale, con il nuovo "cap" che protegge la lampada durante le fasi di montaggio dei modificatori di luce.

In conclusione per ora, i primi test, sono soddisfatto. Se ci saranno problemi o nuove scoperte aggiornerò il blog.

Ovviamente in questo campo ci sono diversi brand di diverse fasce di prezzo, ma ottenere con una spesa di meno di 250€ torce ben funzionanti con comandi radio che regolano la potenza da remoto, credo apra le porte ad un maggior livello creativo per tutti.

Buoni Lampi!

Note sull'acquisto:
I prodotti Quantuum li prendo da venditore italiano da "drolly" Merlina su eBay. Arrivano in un giorno, non ho sorprese doganali, mi controlla la merce prima di spedirmela, me la cambia se ha problemi. Esperienza diretta. Non chiedetemi "ma è meglio se acquisto all'estero" perchè, pur acquistando anche io alle volte all'estero per prodotti di consumo, queste cose che devono funzionare e sulle quali devo avere assistenza, per la differenza di prezzo, le prendo in Italia. 






martedì 3 settembre 2013

I 10 Consigli Utili per Scegliere un Corso di Fotografia

Mi sono deciso a scrivere questo prontuario a seguito delle svariate domande in privato in merito a quale fosse la via didattica più adatta e siccome la risposta è così soggettiva che in definitiva può darsela solo la persona che se lo sta chiedendo, penso sia utile dare uno strumento che ognuno può personalizzare a seconda delle proprie esigenze.
Scatto (e mano) di Isabella Dealessandri dal Workshop in Rocca (Alessandra)

Divido le persone che mi pongono le domande in due macro categorie:
  • quelli che vogliono una risposta veloce
  • quelli che vogliono invece una risposta approfondita
Ed è per questo motivo che ho deciso di stendere  I 10 Consigli Utili per Scegliere un Corso di Fotografia con una parte essenziale e di lettura veloce (adatta a chi vuole avere subito il prontuario per poter scegliere) ed allo stesso punto troverete un approfondimento, per chi, dopo la prima risposta, è solito chiedermi di più.

Sperando così di accontentare tutti, senza indugio, passiamo alla pratica






  1. Il primo consiglio, sembrerà banale, è quello di scegliere il corso in funzione
    Workshop nella Tenuta (VA) - (Ria E.)
    del "proprio attuale livello più uno step" , ovvero quello che sappiamo essere il nostro attuale livello     fotografico, aumentato di quel poco che ci permette di crescere e stimolarci ad apprendere.

    Approfondimento: può sembrare difficile stabilire quale sia il "nostro livello" ma in realtà è molto semplice, basta mandare una mail a chi organizza il corso e chiedere semplicemente quale sia il "know-how" di base per potervi partecipare, la risposta sarà il più chiaro possibile ed avrà un elenco di nozioni, come ad esempio "messa a fuoco manuale" oppure "regolazione manuale tempi e diaframmi" ed in funzione di queste qualità descritte dallo Staff sapremo se è in linea con il nostro sapere. Possiamo inoltre, dalle stesse informazioni, capire se i concetti trattati sono quelli del nostro prossimo "target" , obbiettivo fotografico, che ci siamo posti (ricordate il "nostro livello + 1 step" ? ecco di cosa parlavo) .
  2. Il secondo suggerimento è ottenere informazioni su chi tiene il corso, lo si può facilmente capire dal livello di foto che ottiene. Chiediamo quindi di avere dei riscontri, dei siti che contengano le pubblicazioni ed il portfolio del docente che terrà il corso.
    Scatto Strobist in Fiume - Prov. Varese (Trish)



    Approfondimento
    : attualmente fare corsi è diventato un business e ci si sono buttati in molti, spesso si leggono nomi sconosciuti di docenti (sconosciuti anche al web, perché digitando il loro nome non si trovano foto degne di un master e tante volte nemmeno se ne trovano ... proprio!) ; è pertanto importante documentarsi sulle foto realizzate, che sono la miglior garanzia di capacità fotografica, di chi tiene il corso. Un sito in cui ci siano le foto, meglio se a tema con la tecnica che andrà ad insegnare, possono essere una valida credenziale per rassicurare chi partecipa che stia investendo bene il suo tempo e danaro.


  3. Il terzo consiglio è una valutazione ancora più personale, occorre infatti
    Workshop "Nude on Billiard" . Arona
    considerare se il genere fotografico, tema della didattica di quel Corso, è davvero di nostro interesse e se può fare al caso nostro

    Approfondimento
    : anche questa sembra una riflessione banale, ma la risposta nasce da una serie di domande dove alcuni potenziali allievi mi chiedevano informazioni in merito a corsi non così adatti a loro ed al percorso fotografico che si sarebbero aspettati. Un esempio chiarificatore in tal senso può essere  chiedersi se un corso di composizione paesaggistica può gettare le basi della composizione nella fotografia ritrattista. Anche se la risposta è scontata, non è così scontato che ci si soffermi su questo dettaglio, perché spesso i corsi vengono esposti e venduti abilmente con un generico "regole di composizione" . Siate voi a chiedere maggiori informazioni, specifiche per quello che state cercando.

  4. Il quarto avviso è valutare la capacità del docente nel trasmettere i concetti. Sondare la passione che chi insegna ci mette, verificando, se possibile, i feedback di chi ha già partecipato ai suoi corsi.
    Video . Workshop Strobist in Rocca (Luca Paglialonga) 


    Approfondimento: il fatto che un fotografo sia un buon fotografo non decreta, di per se', la sua capacità di trasmettere i concetti, con chiarezza, passione e dovizia di attenzione a chi ha di fronte. Ogni allievo ha le sue esigenze e la capacità di modulare la spiegazione da parte di chi presiede il corso, in funzione del tipo di pubblico, è una delle caratteristiche chiave di un buon insegnamento. Ho scritto anche di chiedere info sui feedback, giudizi, di chi ha partecipato ai corsi già effettuati da questo docente (dando chiaramente per scontato l'importante fattore che abbia già tenuti dei corsi)  magari anche su altri temi, ma cercate questo tipo di riscontro. Se i corsi precedenti sono in linea con quello che vorreste scegliere voi, tanto meglio. Per esempio, spesso mi chiedono consigli su fotografia naturalistica o su fotografia sportiva, non è il mio settore e rispondo che sarebbe meglio rivolgersi ad altri fotografi. Così come un esperto fotografo nel campo natura o paesaggio, potrebbe risultare meno preparato nella  ritrattistica. Un fotografo, benché svolga questa professione da tempo, quasi mai è un tuttologo e se ne intende alla grande di ogni branca della fotografia, tenetelo presente.
  5. Il quinto consiglio è misurare la vicinanza tra chi insegna e chi apprende. Dove il concetto di distanza non è quello geografico ma più strettamente personale, ovvero: sinceratevi che anche nel dopo workshop possano rimanere saldi rapporti professionali e personali.

    Approfondimento: forse questo è un mio pensiero personale, perché sono tanti i
    Schema Luci Post Workshop - (Ria E.)
    workshop dove una volta terminata la sessione "chi s'è visto s'è visto" , ma l'esperienza mi ha insegnato che nella giornata di workshop si "apprende" e si "prova" , spesso non è così immediato il risultato di quello che si è appreso. La vera prova del nove, per capire se ci siamo impadroniti del concetto correttamente, è a casa nostra, quando siamo rimasti soli, forse anche in un ambiente più personale e tranquillo, con il tempo che abbiamo a disposizione e la completa gestione della foto che viene demandata completamente a noi ed alla nostra capacità. Avere quindi un minimo di connessione tra chi ci ha passato questo concetto, nel momento in cui lo applichiamo, è di fondamentale importanza. Con questo non voglio dire che che compreso nel biglietto ci debba essere un "help-desk" continuo ed illimitato, ma spesso basta un piccolo consiglio per risolvere quello che ci sembra un grande problema, solamente perché è la prima volta che lo stiamo affrontando.
  6. Il sesto parametro è di carattere più istintivo ma ugualmente importante: l'emozione. Usate questo parametro fondamentale come motivazione per la partecipazione, è una caratteristica che non deve mancare all'atto dell'iscrizione!

    Workshop al Fotografica 2009 - Canon Milano - (Annu) 


    Approfondimento: sembrerà strano ma quello che muove le nostre scelte "giuste"   è dato ancora da qualcosa di ancestrale, senza scendere in una analisi più approfondita sui motivi, vi posso dire per esperienza che le persone più entusiaste  all'atto dell'iscrizione sono state poi anche quelle più motivate durante i corsi. Essere emozionati da quello che si vive porta a credere maggiormente in quello che si sta compiendo, spesso questa è LA caratteristica che permette un apprendimento più efficace e soprattutto divertente. Tenete quindi in grande considerazione le vostre "sensazioni" ed il vostro entusiasmo quando state per valutare un corso piuttosto che un altro.


    Yongnuo YN622C Full Manual Trigger - (courtesy: FlashHavoc)

  7. Il settimo suggerimento sarà cercare di capire quale sono gli strumenti che utilizzerete. Quale tipo di attrezzatura deve già essere in vostro possesso e quale invece potrete e dovrete utilizzare durante il corso.

    Approfondimento: questo tipo di indagine è mirata a diverse finalità, prima tra tutti sapere se siete in possesso degli strumenti necessari o, in alternativa, se vi verranno noleggiati / offerti dall'organizzazione. In secondo luogo, questa la parte più interessante, se avete in mente un acquisto futuro di strumentazione e la stessa sarà presente al corso, potrete utilizzarla prima di investire danaro nell'acquisto, magari  ottenere anche consigli sugli acquisti stessi e, non ultimo,  ragionare sul potenziale acquisto che potrà servire per seguire quel tipo di percorso fotografico. Un corso di fotografia subacquea per esempio prevede spese di scafandro e strumentazione che può raggiungere cifre importanti, non tutti sanno invece che per una buona luce in ritrattistica si può iniziare ad ottenere validi risultati con un kit economico o, banalmente, anche un pannello riflettente. Nella gestione economica della nostra fotografia questo fattore può risultare un peso di importanza nella scelta dello stile da intraprendere.




  8. L'ottavo consiglio prevede una informazione più approfondita e consiste nel sapere se le persone coinvolte attivamente siano in linea con le aspettative del corso. Se è vero che ogni elemento contribuisce in maniera attiva, così come il docente, ogni figura deve avere il suo perché.
    Partecipanti , Organizzatori, Assistenti & Modella di un nostro Workshop.

    Approfondimento:
    come detto sopra magari non è sempre facile capire questo dettaglio, ma vi assicuro che fa la differenza. Ogni elemento all'interno di un gruppo  ha un suo ruolo, difficile sia indifferente, di solito in ambito didattico l'allievo recepisce una presenza "positiva" o "negativa" , è quindi importante che dal lato umano-sociale ed anche dal lato tecnico-professionale chi prende parte all'organizzazione e gestione di un evento sia qualificato per ricoprire quel ruolo. Facciamo un esempio semplice, parlerò nuovamente di un settore che conosco semplicemente perché ho maggiore esperienza su campo e so quello che dico. In un corso di ritrattistica la scelta della modella è fondamentale, se si trattasse per esempio di una sessione su ritratto base la scelta della modella cadrebbe su una meno esperta, che dia modo all'allievo di impararne la gestione; se invece si trattasse di un seminario su illuminazione, una modella più ricettiva permetterebbe al master ed ai partecipanti di dedicarsi maggiormente sulla tecnica di luce preoccupandosi quindi meno del soggetto ripreso, che risponderebbe con maggiore semplicità ai comandi di interpretazione.

  9. Il nono punto riguarda il costo ed il conseguente rapporto qualità prezzo. Anche se sembra la scelta più semplice perché dettata in gran parte dalle nostre possibilità, in realtà merita una nota di attenzione particolare ed un approfondimento quasi obbligatorio.

    Approfondimento: spero che anche i più pigri leggano questo approfondimento, perché il costo rappresenta una discriminante durante la scelta che spesso, nella didattica, porta fuori strada. Se è vero che il lato monetario ricopre una certa importanza, è altrettanto vero che ha quindi senso investire nel modo più attento, credete? Vale la pena fare una riflessione ed abituarci a farla sempre: prima valutare la qualità e poi il prezzo. Tutto qui, una regola semplice ma che vale ogni volta. Non è detto
    che spendendo poco si risparmi come può non essere vero che spendendo tanto si abbia un buon livello. Ci sono corsi dove con 30€ si acquista il diritto di fotografare e pubblicare le immagini di una bella modella, dove lei fa quello che vuole, posa bene, tutto è impostato correttamente e servito su un piatto d'argento ma cosa avrete ottenuto? Delle belle foto, ok, ma sarà come averle scaricate da internet, senza la vostra personalità e soprattutto senza avere ricevuto una spiegazione nè tantomeno avere acquisito il vero valore di un workshop: l'autonomia nella replicabilità dei set



  10. La decima regola non è una regola, ma una constatazione. Se sei arrivato/a fin qui, se hai letto la parte "veloce" o quella "approfondita" complimenti, perchè dimostri di essere una
     Pubblicazione su Vogue Cartaceo Italia
    Settembre - Lefotodelmaui.it © 2010
    (Mercedes)
    persona che intende comprendere bene quello che acquista e quindi questa dote,  tu,  ce l'hai già:
    sei una persona con giudizio.


    Questo non vuol dire solamente che possiedi una oculata parsimonia nei tuoi investimenti, ma aver già "investito" il tempo per leggere denota che la didattica di un certo livello fa per te, a maggior ragione vale la pena tu la sappia scegliere il più adatta possibile alle tue esigenze ed aspettative.








  • Buon divertimento nel tuo percorso e ti auguro una brillante personalità fotografica!



    Maui - Lefotodelmaui.it
  • martedì 9 luglio 2013

    Le 10 Regole da conoscere Prima di Criticare una Fotografia

    Le 10 regole da conoscere PRIMA di criticare una fotografia.

    1) E' una critica propositiva?
    La prima domanda da porsi, anche in ordine di importanza, è se il commento critico che si sta muovendo offre dei propositivi migliorativi, una nostra visione personale con un consiglio su come poter migliorare nella tecnica fotografica quel tipo di immagine.
    Un commento negativo fine a se stesso, per esempio, non ha quasi mai senso di esistere.

    2) Preferiresti stravolgere quell'immagine? 
    Se la critica velatamente o apertamente fa capire che avremmo preferito fosse un' altra foto, la critica è inutile per definizione, perchè semplicemente stiamo dicendo che non ci piace e volevamo vedere altro, non stiamo offrendo alcuna idea di miglioramento sul tema. Se osserviamo la foto di un fiore in controluce e suggeriamo di fotografare una pianta con la luce alle spalle entriamo in questa casistica.

    3) Il posto dove stiamo per criticare la foto è un palco adatto a questo fine?


    Ci sono siti appositi dove gli utenti si iscrivono proprio per ricevere critiche costruttive ed
    altri, per citarne uno su tutti Facebook (fatto salvo per alcuni gruppi specifici) dove la fotografia non è il motore portante del tema critica, ma semplicemente gli iscritti condividono le foto per il piacere di farlo e si suppone che chi le osservi lo faccia con la stessa finalità positiva. Muovere un commento critico in tali platee, ancor peggio se negativo, ha lo stesso sapore di criticare un vino che ci viene offerto durante una cena, magari non ci piace, ma basta non berlo.

    4) Soddisfatte le prime tre regole, se siamo davvero intenzionati a muovere una critica, ci
    dovremmo domandare se: abbiamo una buona conoscenza della tecnica utilizzata per creare l'immagine che stiamo per commentare?
    Perchè se è vero che ognuno può esprimere un pensiero di gradimento personale su di una fotografia molti pensano sia  altrettanto vero che per criticare una immagine è necessario  conoscerne gli schemi ed i percorsi di realizzazione. Lo stesso motivo per il quale gli allievi di un corso attendono che siano i loro docenti a correggere i loro compiti o altri allievi già esperti.

    5) Ti sottoponi alla critica con la stessa apertura con cui la poni?
    Questa è una riflessione molto personale, ma secondo me un passaggio di autoanalisi che andrebbe fatto, serve a proprio a farci capire se abbiamo esperienza e capacità nel ricevere ed accettare critiche. Se la risposta è si quasi sicuramente abbiamo anche tatto e padronanza nel porle, se la risposta è no occorrerebbe domandarsi se siamo capaci di porre una critica con il giusto tatto e modo.

    6) Hai mai eseguito e pubblicato immagini della stessa tipologia di quella che intendi criticare?

    E' sempre vero il pensiero che non serve saper essere un musicista per apprezzare la buona musica, come non serve essere uno chef per apprezzare la buona cucina, ma per dare consigli di cucina si, come per correggere costruttivamente un musicista che suona per esempio un'ottava sotto, quindi nella fotografia avere realizzato quello che stiamo per commentare, oltre a conoscerne la tecnica, è motivo di capacità critica, differentemente possiamo solo avere un'idea, del tutto personale, su quello che potrebbe essere per noi un percorso migliore, ma di fatto nulla di certo. Se vogliamo esprimerla è bene usare il solo tempo condizionale, mai l'imperativo.

    7) Consideri il tuo livello e percorso fotografico almeno uguale o più avanzato dell'autore della foto che stai per criticare?
    Anche qui vale la regola di sopra, ma spesso per non incappare in brutte figure e confondere la tecnica usata per imprecisione vale la pena conoscere le regole
    fotografiche, magari anche i motivi creativi che hanno spinto a quel tipo di risultato. Tanto quanto quando si ricevono critiche da chi non la vede come noi vale la pena non immolare tutte le nostre foto in nome dell'arte, altrettanto si pretende che chi ci commenta abbia un aggancio pratico e funzionale alle osservazioni che sta muovendo. E' un equilibrio delicato perchè la linea di confine tra le scelte creative è sottile, ma si percepisce quasi da subito in quale direzione volga la discussione, sta al vostro buon senso quindi guidarla.

    8) Stai per muovere la critica in una bacheca o forum pubblico?
    Spesso nei luoghi virtuali pubblici sembra sia più importante la voglia di competizione che di crescita ed inevitabilmente quelle che potrebbero essere discussioni costruttive si trasformano in arene. Vi regalo un trucco che uso da tempo per il mio miglioramento personale, è un filtro quasi infallibile che permette allo stesso tempo di eliminare la fuffa e conservare le critiche (e le persone!) valide. Provate a spostare la discussione in privato, vedrete subito che chi ha argomenti e voglia di costruire resta, chi ha voglia di distruggere scompare. Semplice ed avete ottenuto il risultato. Se siete dalla parte di chi critica la regola è inversa, se volete sortire i migliori risultati, arrivando anche a critiche più dirette, il canale privato, se il forum prende una brutta piega, è sempre quello più costruttivo e diciamo anche... maturo.

    9) In ultima analisi: conosci la persona che ha pubblicato la foto che vorresti criticare? 
    Se la risposta è si ( ma oserei dire in ogni caso )  poniti la domanda se pensi davvero che quel tipo di critica, per quel tipo di persona, sia adatta al suo miglioramento? Immaginati come potrebbe reagire ad una tua critica e pensa al modo migliore di porla, questo tipo di attenzione è un atteggiamento che si ripaga da solo, stanne certo.
    Risponditi in modo sincero a
    questa domanda, perchè se anche solo questa risposta è negativa e la critica che stai per muovere pensi non serva al suo miglioramento, non varebbe la pena di scriverla.

    10) Tutte le buone regole sono sempre dieci, allora la decima dovevo metterla per forza :-) , anche se non è una regola, ma una riflessione. Spero vivamente si capisca che il messaggio non è "devi sempre dire che tutte le foto sono belle" , ognuno può conservare i propri pensieri personali sulle immagini che vediamo, possono piacerci o meno, possiamo trovarle belle oppure brutte. Queste regole sono state scritte per chi ha l'abitudine o desidera criticare le immagini di amici, conoscenti o sconosciuti.
    Migliorando il nostro sistema di critica miglioriamo i rapporti con l'autore dell'immagine, il suo modo di porsi a noi, il nostro scambio bilaterale e di conseguenza miglioriamo noi stessi. Pensateci.

    E adesso, se ancora sei dell'idea, buon senso critico!

    domenica 13 gennaio 2013

    Recensione Trigger YONGNUO YN-622C





    Saranno finalmente arrivati i trigger che mettono pace nel mondo lampista? Eccomi al test ed alla recensione dei "Peacemaker" tra i dispositivi di controllo flash: YONGNUO YN-622C.



    Escono ad un valido rapporto qualità prezzo, si contestualizzano in una fetta di mercato ormai zeppa di trigger di ogni marca e modello, alcuni di loro con caratteristiche simili, ma questo sembra essere uno tra i pochi a promettere : sincronizzazione con supporto ETTL II , controllo manuale, scatto ad alta velocità HSS, oltre che una distanza di tramsissione di 100mt.

    Se tutto funziona contenti gli utenti Canon, per i quali il trigger è ad oggi, gennaio 2013, l'unico brand per il quale la casa nipponica Y. li ha messi a disposizione.

    Li ho acquistati in Italia e mi sono arrivati in un due giorni, disimballo il prodotto e comincio a prenderci un pò di confidenza, le prime impressioni:

    • sono più grandi come volume rispetto agli altri che possiedo e che ho testato, ma non rappresenta un problema, in quanto vanno utilizzati o sul flash, che non è più piccolo di loro o sulla fotocamera, idem
    • mi aspettavo fossero compatibili con le pile ministilo (AAA) invece richiedono le stilo (AA) e questo già mi gratifica molto, perchè le stilo sono le pile che maggiormente possiedo, in quanto le stesse che uso nei flash speedlite e quindi questa cross-compatibility che mi permette di usare un solo gruppo di caricabatterie, ma soprattutto di avere con me sui set delle pile che posso interscambiare tra diversi dispositivi è una caratteristica molto favorevole e che potrebbe salvarmi in situazioni difficili, contando anche la generosa capienza degli ultimi modelli intorno ai 3.000mAh ognuna
    • la dotazione di serie è composta dal solo trigger, non mi aspettavo magari la batteria ma accuso la mancanza del cavetto sync, che permette l'interfacciamento dei trigger con dispositivi che hanno l'ingresso di comando dello scatto, ad esempio le teste flash da studio o quelle adatte all'uso anche in esterna. E' possibile però acquistarli separatamente e fortunatamente presentano gli stessi attacchi dei cavetti con terminale jack che utilizzavo sugli altri trigger. Sappiate però che se intendete interfacciare teste flash esterne, vanno procurati a parte.

    • altra piacevole sorpresa è scoprire che non v'è un modello trasmittente ed un altro ricevente, ma sono tutti perfettamente identici ed in maniera automatica riconoscono se sono posizionati su un flash e quindi si configurano come riceventi oppure se vengono installati sulla fotocamera e si configurano come trasmittenti, polivalenti ed intelligenti, good. Questo è un grande vantaggio, prendo per esempio la mia precendete configurazione, ovvero due trigger trasmittenti e quattro riceventi, i due tx perchè sicuramente è consigliato portarne uno di backup, i quattro rx calcolati su un utilizzo medio di tre flash assicurati più un quarto aggiuntivo o di backup. In questo modo invece è possibile , con 6 dispositivi, avere 1 trasmettitore e 4 flash utilizzabili e la possibilità di backup da qualsiasi dispositivi di essi nel caso di problemi sul trasmettitore o sul ricevitore, oppure addirittura utilizzare il dispositivo di backup per avere ben 5 dispositivi flash comandabili!
    • libretto di istruzioni solo in inglese, me lo sono letto tutto immediatamente, è molto ben fatto, chiaro e diretto, spiega con semplicità ogni singola funzione ed una comoda sezione di "troubleshooting" (problemi comuni) è riportata a fine libretto. Un punto a favore rispetto ad altri trigger della stessa collocazione di prezzo, con questo opuscolo molto completo e chiaro, per chi non conosce l'inglese diciamo che grazie alle foto a colori inserite, agli schemi che identificano i componenti è molto intuibile comprendere a cosa si riferisca e, nel caso, veloce inserire i termini nel Google translator (se qualcosa non vi è chiaro potete eventualmente chiedermelo in questo articolo)

    PRIMO TEST CASALINGO
    Sicuramente li proverò per bene ed aggiornerò questa recensione ma il desiderio di conoscere il modo di gestione, assicurarmi della perfetta compatibiità è tanto e quindi ci gioco un pò.
    La prima cosa che colpisce di questi performanti giocattolini è la possibilità di gestirli dal menù della fotocamera stessa, wow... è un menù normalmente poco usato, perchè se monto i flash on-camera è più semplice e diretto usare i tastini funzione del flash stesso, quindi credo in pochi, anche se già possessori di flash esterni speedlite, conoscano bene il menù integrato, certo è che gestire tutto dalla fotocamera, anche e finalmente i flash esterni, da un senso di controllo assoluto... manuale e completamente creativo!

    Inserisco le pile nei vani dei trigger, imposto il gruppo A per un Canon Speedlite 430 EX II (flash dato tra i compatibili di livello A, quindi completamente compatibili), per il gruppo B un altro SL 430EXII e per il gruppo C un Metz 48 Af-1 Digital (questo non è originale canon ma rientra tra i compatibili di livello A) , quindi ne monto uno sulla fotocamera, scegliendo per il test la Canon EOS 7D (compatibilità totale, livello A). Ricordo che come da specifiche costruttore è possibile usare anche flash compatibili, come gli stessi di casa Yongnuo decisamente appetibili a livello di prezzo ed alcuni dati come compatibili di livello A, alla pari degli originali Canon.

    ! Montate sempre i dispositivi a fotocamere a dispositivi trigger spenti, anche se "funzionerebbero lo stesso" preferite sempre un inserimento di questo tipo a quello "a caldo", vedrete che i vostri prodotti dureranno di più e presenteranno meno anomalie !

    Accesi, tastino a slitta on-off senza scatto deciso ma con una buona escursione, quindi spero durevole, i tastini di selezione canale non li trovo così piccoli come definiti in altre recensioni di oltreoceano, ma anzi li vedo facilmente utilizzabili, il gruppo di uso è intuibile passando ciclicamente da A,B,C in sequenza, invece per i canali mi trovo a comprendere la corrispondenza numerica perchè, come ho già scritto, sono solito leggermi tutto il libretto di istruzioni ed è spiegato chiaramente quale sequenza/codice di led sia abbinato ai trigger.


    ...dai, se siete arrivati fin qui  a leggere vi meritate di guardare il video e rilassatevi godendo della mia "prima volta" con questo tipo di dispositivi :-)


    VIDEO PRIMA ACCENSIONE

    Una volta acceso il primo trigger , fa qualche lampeggio e poi si spegne il led, va in stand by credo, accendo anche gli altri e così faccio con quello sulla fotocamera. Entro nel menù , vedo che posso scegliere tra TTL / MANUAL e MULTI (supporta anche lo scatto strobo) , mettiamo un attimo da parte il TTL ed il MULTI , impostiamo su manuale. Impostiamo su A:B C , che mi permette di gestire tutti e tre i gruppi, così lascerò l'impostazione da ora in poi, tanto anche se non voglio usare gli altri gruppi, ed utilizzo solo il gruppo A, spengo i flash, ma lascio che dalla fotocamera io possa controllare tutti i dispositivi. Entro nella selezione della potenza dei flash e mi accorgo osservando il display dei flash che il comando viene immediatamente ricevuto, già mentre sto impostando. Mi accorgo che non sempre è così ma nella peggiore ipotesi comunque prima dello scatto i flash collimano la potenza con quanto da me selezionato, reattivi, buona cosa! Vedo che è possibile da menù cambiare il canale (ma solo fino a 3 mentre sui trigger è possibile fino a 7) e posso scegliere il gruppo anche dalla fotocamera, praticamente i trigger non li tocco più, mi piace questa cosa! Sorpresa delle soprese posso modificare anche la parabola del flash fino a 105mm .... ok basta, non desidero approfondire altro di quanto posso impostare, voglio scattare!

    Prima di scattare faccio solo qualche prova per vedere che ad ogni mio comando il flash relativo cambi correttamente la potenza ed anche la parabola, per quest'ultima noto che cambiano tutti e tre i gruppi in modo similare, per ora va bene, anzi già mi sembra qualcosa di bello settarle manualmente, anche se tutte insieme, meglio che in TTL dove non può sapere la distanza di nessuno dei trigger e quindi nemmeno calcolarla.

    La sopresa? La luce assist-af , assistenza autofocus, che proietta una griglia molto chiara sia dal trigger montato sulla fotocamera (essenziale) che, ulteriore sorpresa, anche dai trigger montati sui flash... potrebbe essere un ausilio. Proveremo anche questa per bene sul campo, ma già mi esalta cogliere l'attenzione a questa feature!

    Partiamo al test, prima uno, poi due, poi tre insieme, ambiente di casa molto circoscritto ,distanza tra tx ed rx massima di due metri, una cinquantina di flash e nessun colpo perso, ogni settaggio preso immediatamente e correttamente.

    Prova compatibilità tra flash, reattività, stabilità del sistema in queste condizioni superata a pieni voti. Le impostazioni dal menù wireless sono flash su prima tendina, no hss, manual mode.

    Prova Disturbi Radio ed Interferenze
    Questi dispositivi lavorano su 7 canali alla frequenza dei 2.4ghz, ad oggi molto trafficata, dove abito in molti hanno linee wi-fi che viaggiano proprio su queste frequenze, il motivo per cui ho scartato altri tipi di trigger era proprio per le "partenze non autorizzate" , quindi scatti di flash random comandati non da me ma da disturbi radio, in alcune zone più di altre. Per massimizzare questi disturbi ho attivato diversi apparecchi installando le antenne vicine ai trigger ed ho utilizzato i trigger stessi durante la ricetrasmissione di questi diversi apparecchi operanti alla stessa frequenza dei 2.4ghz. I trigger hanno funzionato perfettamente senza perdere un colpo. Poi ho lasciato i trigger accesi per diverse ore con il lampo puntato verso di me (anche mentre dormivo!) e... non mi sono mai sentito abbagliare.

    Prova egregiamente superata, avrò modo di aggiornare anche in questo caso la recensione con ulteriori esperienze su campo. Per adesso hanno superato di gran lunga i loro pari grado di marche concorrenti.


    PROVA DISTANZA

    Effettuo questa prova in un prato vicino al lago, zona Arona, a pochi passi dal centro abitato e quindi una zona di certo non esente ai segnali di disturbo wi-fi modulati come già detto alla stessa gamma di frequenza dei trigger (provando a fare una ricerca con il telefono ho trovato una decina di reti w_lan) , la giornata si presenta umida ed in particolar modo la zona scelta è vicino ad un torrente che sbocca sul lago, che ne amplifica l'umidità. Insomma stiamo testando i trigger in una reale condizione su campo.

    A questo punto puoi leggere quanto scriverò oppure più semplicemente guardarti il video ed ascoltarlo, per evitare la ripetizione.
     (il video disponibile anche è in full hd, impostalo se vuoi prima della visione)


    Quanto scrivo è un riassunto di quello che ho già spiegato nel video, sostanzialmente i trigger sono dati per 100 metri ma hanno funzionato correttamente fino a 60 metri, in quelle condizioni direi che il risultato non è per nulla male.

    Ovviamente ho posizionato i flash in modo tale da simulare una condizione più realistica possibile (vedi video) dove la posizione dell'antenna non era di certo ottimizzata per la trasmissione nei confronti della postazione del fotografo, "ma questa è la realtà baby!" e non vogliamo fidarci del tecnico che testa tutto su banco in condizioni di propagazioni che sfidano le leggi della fisica di noi umani... noi siamo fotografi ed il campo di battaglia non presenta di certo sempre condizioni ottimali!

    Apro una piccola parentesi, non avendo i trigger un filetto fotografico (piccola pecca) che mi permetta di interfacciarli con la quasi totalità di accessori che di supporto flash/trigger che posseggo, devo studiarmi uno stratagemma, ovvero fissare i flash alle loro basette (fornite con gli speedlite stessi) che posseggono, fortunatamente, dato filetto sulla base, quindi fungono da adattatore tra trigger (attacco a slitta) e supporto / stativo / clamp / gorillapod etc (filetto fotografico = filetto 1/4" Whitworth); piccola mancanza ma subito si trova un economico rimedio, tenente in ogni caso presente nel caso di acquisto.


    Trigger posizionati, flash pronti a scattare, prova da vicino reattiva, comincio le varie prove a distanza, il riassunto è, come già detto, un limite di 60 metri massimi, più che sufficienti per coprire le mie esigenze, qualche colpo mancato del trigger posto con "pancia" verso di me (vedi video) ma decisamente i migliori che ho testato fino ad oggi, con una sopredente media di efficienza.

    Spostandomi rispetto al trigger che non riceveva ha subito ripreso a funzionare, quindi il problemino dei colpi non andati a segno si possono risolvere con lo spostamento dell'inclinazione stessa del ricevitore, rimettendomi in posizione dove non funzionava ho notato che le ultime prove invece sono andate a buon fine, i piccoli loss sono ampiamente perdonati.

    Con il flash posto in posizione scomoda regolavo una ad una le esposizioni e poi potevo fare le regolazioni di fino anche con tutti e tre i flash attivi, senza spostarmi dal punto di inquadratura rischiando di non ritrovarlo (vantaggio 1) senza rischiare di spostare il puntamento dei flash in posizione precaria per modificarne le potenze (vantaggio 2) , anche "solo" per questi due motivi, la regolazione a distanza giustifica questi dispositivi.

    Soddisfatto dal risultato sul campo e sulla distanza e riconferma che il set-up remote in manuale è godimento assicurato per il fotografo lampista!


    TTL

    Non sono amante del TTL, l'ho detto più volte ok... ma l'oggettività finalizzata alla recensione mi impone di fare delle prove, anche se di base li trovo scomodi, sui  rapporti potenza che offre il TTL. Diciamo che arrivavavo, nella prova distanza, a mente chiara sulle potenze da utilizzare. Per chi ha visto il video ho piazzato una luce a destra come key-light, una fill-in a sinistra a circa 1/2 di potenza ed una flashata posteriore di una potenza relativamente bassa.

    Con questo set-up fresco mi è stato veloce calcolare i rapporti per il TTL, dove il primo flash sparava ad EV0, il secondo come rapporto era a 1:2 (la metà della key light) ed il terzo a poco più di -2 stop rispetto al primo. Una volta entrati nella logica il risultato arriva, nel mio caso visto lo studio della luce dal set-up manuale precedente è arrivato già al secondo tentativo, ma non è così difficile anche partendo direttametne dal TTL, se ci si fa un pò la mano. Devo ripetere che io userei comunque già da subito in manuale :-)  ?

    Vantaggi del TTL: ricalcolo della luce in funzione del variare delle condizioni di luce ambientale, velocità di cambio set-up
    Svantaggi del TTL: misurazione dell'esposizione non sempre precisa, meno possibilità creative, la modifica di un canale potrebbe incidere sul valore degli altri

    A voi la scelta! I trigger lo supportano brillantemente e la prova era solo su questa funzione, non certo sul giudicare la tecnologia through-the-lens , ognuno di noi sceglierà quella adatta alle nostre esigenze.


    Aggiungiamo un aggiornamento dato dall'ultimo set svolto, dove necessitavo di comandare diverse teste flash ed ho potuto fare convivere i vecchi trigger Phottix cn questi nuovi! Installando il vecchio trasmettitore sopra il trasmettitore degli Yongnuo infatti il segnale è stato ripetuto correttamente! I vecchi trigger non supportano ovviamente il comando potenza manuale nè il TTL , quindi ho utilizzato questi dispositivi in aggiunta per comandare le teste flash (tipo Quantuum) che hanno il comando residente a bordo apparecchio. Sono riuscito così ad ottenere un set con ben 8 luci comandate a distanza, di cui 5 con potenza regolabile da remoto ed altre due di maggiore potenza regolate direttamente sulla torcia. Se pensate quindi di acquistare questo tipo di trigger non vendete i vostri attuali in quanto risulteranno ancora compatibili per il lamp flash.

    Se invece, sopra il trasmettitore degli YN622C montiamo un altro flash possiamo ottenere un quarto gruppo di potenza comandabile a sè, sia tramite TTL che manualmente, anche combinando il TTL del master con il manuale del wireless... ma andiamo sul complicato e limitiamoci a sapere che è possibile, installare in through un altro flash mantenendo il passaggio dei codici di controllo tra fotocamera e flash.





    Alcune funzionalità positive ed alcune limitazioni non necessitano lunghe spiegazioni, quindi mi limiterò ad indicarle nei PRO e CONTRO qui sotto, ad ognuno assegnerò un punteggio positivo e negativo da 0 a 10 valutate voi la validità del prodotto quindi in base punteggio finale:


    PUNTI A FAVORE:
    - Controllo manuale : +10
    - Controllo parabola del flash : +7
    - Unità polivalenti che fanno sia da TX che da RX : +8
    - Uscita del cavetto sync per unità esterne : +7
    - Tasto di prova del flash : +5
    - Luce di servo AF integrata ed attiva in ogni unità : +8
    - Pile stilo AA intercambiabili con le unità flash: +7
    - Supporto funzionalità TTL : +9
    - Supporto funzionalità Stroboscopica: +7
    -  Comando completo da menù fotocamera: +10
    - Supporto di una vasta gamma di fotocamere e flash : +5
    - Override parabola del flash se settata on flash: +5
    - Possibilità di montare tramite il through un master flash on camera
    oppure un altro trigger (!) : +5
    - Syncro HSS ad alta velocità fino ad 1/8000: +9
    - Selezione canali e gruppi settaggio unità dal menù : +5
    - Portata elevata fino a 60mt effettivi: +8
    - Supporta step di incremento a 1/3 da 1/1 a 1/128 : +7
    - Alta stabilità con i disturbi radio: +5
    - 7 diversi canali impostabili: +4
    - Consumo testato fino ad oggi realtivamente basso: +8
    - Controllo della potenza dei flash in tempo reale da display: +9
    -  Chiare indicazioni di sync / rx / tx tramite led : +5




    PUNTI CONTRARI
    - Le parabole del flash si muovono tutte insieme se comandate da remoto: -2
    - Sono un pò ingombranti come dimensioni rispetto ad altri modelli : -1
    - Limitata possibilità di disattivare i flash spegnendoli da remoto : -5
    - Mancanza del cavetto sync in dotazione : -2
    - Mancanza di un filetto di tipo fotografico per fissaggio delle unità : -4
    - Impossibilità di attivare flash sulla seconda tendina come promesso: -7
    (se qualcuno sa come risolvere ben volentieri cambio la recensione)
    - Mancanza porta USB per aggiornamento firmware : -2
    - Ghiere di fissaggio non rapide, un pò scomode anche se migliorate
    con piccoli intagli che permettono comunque un fissaggio serrato: -4
    - Portata non come dichiarata, non arriva a 100mt come promesso : -2
    - Qualche mancanza di colpo flash, ma nella norma: -1


    Punteggio Complessivo: +123









    ::: RECENSIONE IN CONTINUO AGGIORNAMENTO :::

    Le domande che mi state già scrivendo da un pò di tempo ed alle quali rispondo qui per comodità:

    Domanda: Come ti trovi con la funzione XYZ ... hai provato anche a fare XYZ?
    Risposta: Sto facendo le prove per voi ed appena pronte le pubblico qui, per favore non chiedetemi di rispondere in privato, se investo tempo per scrivere di la non posso andare avanti qui. Spero possiate comprendere ed attendere :)

    Domanda: Dove li hai acquistati?
    Risposta: Vi rispondo perchè se qualcuno li vuole prendere già convinto da questa recensione ha un punto di riferimento. Io li ho acquistati da Filippo Sarti, utente Flickr e venditore professionale eBay: http://www.ebay.it/sch/sarti.fotografia.accessori/m.html


    Domanda: Quanto li hai pagati?
    Risposta: 50€ l'uno . Chi desidera acquistarli direttamente dall'estero per risparmiare qualcosa, al di la del discorso dogana e tempi di spedizione, tenga anche conto del fattore assistenza in caso di problemi e rispedire in questi casi n non è così economico

    Domanda: Ci sono per Nikon? Sai quando usciranno?
    Risposta: Per adesso no e purtroppo non so quando e se li faranno. Spero di si.

    Si ringrazia Elvis per la gentile concessione di alcuni scatti utilizzati in questa inserzione e riporto doverosamente il link alla sua recensione in lingua inglese a questo indirizzo: flashhavoc.com/yn622c_review/ . Dategli uno sguardo, è molto completa e professionale.



    giovedì 10 gennaio 2013

    Workshop Nude on Billiard II


    Arona 9 Febbraio 2013

    Strobist
    Lingerie
    Nude-Art
    Sala Biliardo

    Alessia (in foto)
    El Maui

    Ritrattistica Ambientata
    Uso Creativo delle Luci


    Posti Limitati
    Prenota a info@lefotodelmaui.it

















    Arona , 9 Febbraio 2013

    Costo 70€ per iscritti alla Newsletter , FotoClub Arona, FotoClub Borgomanero
    Esterni costo 80€ . Posti Limitati a n.6 iscritti massimo per sessione. 
    Prenota il tuo posto il prima possibile, scopri come andando alla fine di questo articolo.


    Visto l'esubero di iscritti nella scorsa edizione con la modella internazionale Staisy, riproponiamo l'evento con la conterranea modella Alessia, di madrelingua italiana e quindi di più semplice gestione.

    Workshop Fotografico :
    questo evento tratta di tecnica di scatto e di illuminazione off-camera (luci posizionate in modo creativo) nella fotografia ambientata, dalla lingerie fino al nudo artistico.


    Se vuoi capire meglio di cosa si tratta ecco in breve le componenti della sessione didattica.

    Tecnica di scatto Strobist, le basi:
    questa tecnica consiste nell'utilizzo di apparati di illuminazione flash portatili alimentati a batteria (forniti, non dovrete portare nulla) comandati dal contatto a caldo (hotshoe)
    a guida presente sulla vostra fotocamera (uso dispositivi compatibili con Canon, Nikon, Sony, Pentax ed altre marche). Variando le posizioni delle sorgenti di luce si mirano ad ottenere
    risultati creativi sempre differenti, costruiremo insieme lo scatto finale motivando le scelte dello schema luci utilizzato.


    Tecnica di scatto Strobist, creatività:
    alla tecnica di base si aggiungono strumenti cosidetti "modificatori di luce" quali softbox e beauty dish, gobos e gelatine, atti ad ottenere un risultato ancora più originale 
    e personale, vedremo come cambia la luce e cosa si può ottenere con delle piccole modifiche ed accorgimenti essenziali al gear di illuminazione

    Scatto on location, la Sala Biliardo:
    la ritrattistica può essere già interessante in studio, ma acquista senza dubbio un maggiore mordente se realizzata in ambientazioni interessanti, come può essere appunto
    quella scelta per l'occasione, una sala biliardo, cercando di creare un tema di scatto appropriato ed unire la sensualità della modella al mood ricercato. Non ultimo questa 
    location è una "palestra" adatta per applicare i posizionamenti delle luci sfruttando sia gli stativi appositi che la strumentazione "a maggior potere adattativo" che ho 
    acquistato negli anni, piccoli strumenti di posizionamento luci che fanno in alcuni casi la differenza, all'occasione potremo utilizzarli scoprendone i vantaggi.

    Lingerie & Nudo Artistico:
    la giornata sarà improntata alla pretesa di realizzare un tema elegante, dalla lingerie ad un nudo che mi piace definire artistico nella forma più personale del termine, dove in funzione del percorso
    creativo che andremo ad intraprendere con la modella, potremmo ottenere uno scatto sensuale ma allo stesso tempo raffinato,  soprattutto capire quali sono i passi che caratterizzano questo percorso.
    Vi invito a prendere visione dei risultati ottenuti dalla modella e da me a questi link, :
    Foto finale con correzione contrasti e colore in Photoshop:
    http://www.flickr.com/photos/lefotodelmaui/8199978175/in/photostream (foto moderata, occorre iscrizione gratuita a Flickr)

    Alcune foto della sessione lavorate con programmi veloci su iPad :
    http://www.modelavenue.it/#/Goodies/Workshop%20Alessia/

    Le luci che vedete nelle immagini sono ottenute allo scatto, potete decidere di lavorarle con attenzione, apportando piccole modifiche oppure conservandole direttamente con acquisite, il risultato dovrà già essere soddisfacente.
    Proporremo il mio stile fotografico e la sua classe di posa, se vi piace, vi piacerà il workshop

    Gestione Modella:
    ogni fotografo ha il suo stile, ogni modella ha le sue potenzialità, per chi scatta il risultato fotografico migliore è dato dal sapere gestire le proprie capacità e quelle di ogni componente dello scatto,
    da una buona composizione fotografica all'elemento essenziale nella ritrattistica: il soggetto. Ciò che vorrei fosse il più chiaro possibile durante l'evento è scorgere la serie di accorgimenti, compresi quelli piccoli,
    che concorrono alla buona riuscita della foto. Gestire nel migliore dei modi la modella, farla sentire "presente" nel vostro scatto è quello che dovremo riuscire ad ottenere, osservando bene quali passaggi
    servono per arrivare ad avere un buon feeling fotografico.

    Soggetto e Luci:
    questo è lo step successivo che fa parte della conoscenza di come lavorano le luci, quindi dopo avere realizzato la composizione, posizionato le luci, gestito il soggetto in funzione del nostro scatto,
    andremo ad scolpire il nostro risultato ottimizzando il set ed il soggetto  proprio in funzione del miglior rapporto espositivo fotografico. 
    Anche se la foto potrà essere post prodotta, un buon risultato DEVE essere già acquisito allo scatto.

    La Bellezza di una Donna nella Fotografia:
    mi va di aprire questa doverosa parentesi visto il risultato particolarmente appagante ottenuto con Alessia già alla prima sessione di questa tecnica, dove per risultato parlo non solo della fotografia ma della piacevole giornata.
    E' una persona umile e di cui si apprezza la semplicità, con un approccio personale molto positivo e propositivo. Che è una bella ragazza ed ha cura sportiva del suo corpo non è certo un segreto, ma per sottolinearne le qualità positive in fotografia credo serva qualcosa in più di un semplice click. Cosa serve cercheremo di scoprirlo insieme a lei nella giornata  dell'evento, ma quello che mi fa piacere sottolineare è la sua attenzione allo scatto ed il suo approccio che mette il fotografo a proprio agio. Di tutte le modelle brave con le quali ho lavorato, non sempre ho trovato questa dote, particolarmente adatta ad avere rapporti interpersonali con il pubblico fotografico che ha di fronte.
    E' una bella persona e portare la sua bellezza di persona nella fotografia sarà il nostro... obiettivo

    Bonus : test dal vivo dei trigger YN-622 C . 
    Questo innovativo modello permette tecniche di controllo complete anche in funzione manuale dei trasmettitori, li sto testando proprio in questo periodo e per i possessori
    di fotocamere Canon (il modello ad oggi in commercio supporta solo le Canon) potranno testare direttamente sul set le proprietà di questi dispositivi. Per chi possiede 
    fotocamere di altra marca posseggo trigger compatibili, quindi il workshop è ugualmente possibile. 

    Bonus sopresa : modificatori creativi di luce e di ambiente. Sono modificatori a basso costo che creano condizioni di luce ed ambiente particolare, potete vedere qualcosa del 
    risultato di questi effetti dal set realizzato con Alessia esattamente nella stessa location dove faremo il workshop, cosa saranno e come li utilizzeremo, imparando al 
    meglio le proprietà della luce, le distanze e le posizioni... è una sorpresa riservata ai partecipanti!

    Il workshop prevede una sessione di mezza giornata, durata didattica/scatto 4h con piccolo break a metà sessione. L'evento, per garantire il massimo della comprensibilità
    delle spiegazioni ed essere seguiti a dovere, sarà a numero chiuso, 6 persone per ogni sessione. Le prime prenotazioni saranno per la sessione pomeridiana (ore 14:30 - 18:30) 
    , le prenotazioni successive andranno alla sessione mattutina che si svolgerà dalle ore 9 alle ore 13. 

    Il costo del workshop è di €70 per le seguenti categorie: iscritti alla mia Newsletter / iscritti ai seguenti Fotoclub : FotoClub Arona | FotoClub Borgomanero | Fotofficina
    Il costo per esterni è di €80

    Alcune delle domande più comuni dei passati workshop di Strobist & Nudo Artistico on Location:

    D: Serve una preparazione di base per partecipare a questo workshop?
    R: Conoscenza della tua fotocamera e dei suoi comandi. Verrà utilizzata sempre in modalità manuale e tutti i dati di scatto ti saranno forniti dal docente.
    Possono quindi partecipare sia dei livelli base che avanzati.

    D: La mia fotocamera è compatibile con i tuoi trigger/trasmettitore?
    R: Quasi certamente si, se sei nel dubbio scrivimi in privato quale fotocamera possiedi

    D: Cosa devo portare il giorno del workshop?
    R: La tua fotocamera e basta. Trasmettitori, modificatori, eventuale treppiede e supporto se necessario sarà fornito.

    D: Quale lente mi consigli di portare?
    R: A seconda delle soluzioni creative che studieremo potrà essere necessario un grandangolo oppure delle classiche lenti da ritratto. La location, viste le passate
    esperienze, si offre per lunghezze focali dal 20mm fino al 100mm (35mm equivalente, se usi fotocamere APS-C l'equivalente è circa dai 10mm ai 60mm, questo è indicativo e varia
    in funzione del tuo stile)

    D: Posso pubblicare le foto ottenute al workshop?
    R: Le foto realizzate in linea con il tema di eleganza proposto nel workshop saranno pubblicabili con liberatoria ad uso non commerciale. 
    Per motivi di garbo nei confronti della modella sarà lei stessa a prendere visione delle foto di nudo prima della firma della liberatoria.

    D: Se non capisco come impostare i flash, la fotocamera in manuale, gestire le luci perchè non l'ho mai fatto, riesco comunque a partecipare?
    R: Sono li apposta! Se durante la tua fase di scatto hai necessità di un supporto aggiuntivo, per qualsiasi motivo o domanda, sarai seguito/a a dovere.

    D: Come posso prenotare ed assicurarmi il mio posto al Workshop?
    R: Devi inviare richiesta a info@lefotodelmaui.it anticipando i tuoi dati Nome Cognome Indirizzo Codice Fiscale, ti verranno inviati gli estremi per il bonifico.

    Importante: il posto si intende confermato solo quando si riceverà il ticket con numero di prenotazione, fondamentale da presentare al workshop per avere diritto all'ingresso.