venerdì 21 dicembre 2012

Strobist & 3D. Cos'è la Fotografia?



Non lo so cosa è la Fotografia. Posso dirvi quello che è per me la Fotografia. E' un insieme di strumenti che armoniosamente miscelati con creatività ed estro artistico riescono a produrre un' immagine finale che dia, prima di tutto a noi, emozioni.

Quando con la nostra immagine riusciamo a trasmettere un messaggio anche ad altre persone allora abbiamo creato una forma artistica di comunicazione, capace di far vibrare le corde di chi osserva, producendo sensazioni nuove e soggettive in ognuno di noi. Questa fantastica passione, per alcuni un lavoro, per altri anche un'arte è realizzabile con molti strumenti, con la fotocamera per catturare la luce riflessa dal mondo, con gli strumenti di post produzione, attraverso una serie di passaggi, oppure attraverso la distorsione del mondo che crea l'ottica fotografica, la digitalizzazione del sensore e del processore della macchina stessa, la nostra capacità di operare scelte creative in fase di postworking.

[MAKING OF]


 Alcuni di noi prestano attenzione anche alla realizzazione pratica del proprio "set" con la cura per i soggetti che andremo ad inquadrare, modificando quindi oggetti, soggetti, utilizzando make up e soprattutto gestendone ed aggiungendo luci alla scena. Tutto questo percorso è assimilabile in quello che io definisco "concetto di scatto" , un vero e proprio studio che nasce nella testa di chi poi dirigerà la scena, aiutato con sinergia dai suoi collaboratori. Ogni elemento è fondamentale, come ogni passaggio anche se quello che si apprezza sarà sempre e comunque il risultato finale, per chi invece ha un occhio più attento e strumenti di lettura più approfonditi, potrà maggiormente apprezzare il risultato proprio grazie alla conoscenza del percorso stesso che ha portato al risultato, come capita osservando i contenuti speciali "making of" dei nostri film preferiti.

Condannare invece un risultato in funzione del solo percorso trovo non abbia per nulla senso. Come non hanno senso tutti quei discorsi che mirano a smontare un' opera, qualunque essa sia ed in qualunque campo si concretizzi, in funzione di cosa si è fatto per arrivare al risultato . Semplicemente si tratta di gusti, può piacere o meno, nel caso in cui piaccia è interessante, per chi apprezza, scoprire cosa ci sta dietro, nel caso in cui non piaccia, semplicemente non ha alcun senso interessarsi, quanto denigrare.


Se entro in un buon ristorante può essere che, se mi piace il cibo, io chieda allo chef di darmi delle dritte su come realizzarlo; se in quel ristorante non mi piace il cibo, ma molta gente vi si reca e ne esce soddisfatta, non sarebbe stupido affermare per esempio "Per forza che in quel ristorante si mangia bene, usano fornelli elettrici anzichè a gas e mettono in ogni pietanza degli insaporitori" ? Se quel tipo di percorso limita nell'apprezzarne il risultato, per definizione, è chi non può godere del risultato ad essere... limitato. Credete?

Così come condannarne la buona cucina di quel ristorante a causa della strada tortuosa da percorrere avrebbe poco senso, si può decidere che la strada è troppo impegnativa per noi ed andare altrove, ma non per questo screditarne le pietanze. Spero che il paragone culinario sia stato chiaro e di solito quando si parla di cucina ci sono meno... dissapori.


[CREATIVE WORKFLOW]


Bene, questa lunga ma doverosa premessa per dire che, ieri più che in ogni altra occasione, ho avuto modo di prendere parte ad un Evento, in qualità di docente per la sezione "acquisizione di scatto con tecnica strobist" , dove ogni partecipante ha saputo scegliere un tipo di didattica che mi piace oggi chiamare "innovativa" , ovvero quella didattica che pur utilizzando mezzi all'avanguardia permette di esprimere comunque concetti ed emozioni semplici, personali, in qualsiasi forma l'artista, non più solo "il fotografo" , desideri sviluppare la propria immaginazione creativa.


Sono fermamente convinto che vincolare nella figura di "fotografo" , che sottointende nella maggior parte dei casi "la persona che scatta la foto" , sia riduttivo in alcuni casi, se pensate al percorso articolato di cui ho fatto accenno sopra. Se lo si definisce "artista" alcuni pensano che si "spari in alto" , allora non definiamolo, rimaniamo persone semplici ma che non scattano semplici fotografie, piuttosto che le studiano, ne curano i più piccoli dettagli, le fanno crescere con il loro team, le sanno evolvere fino al risultato finale e soprattutto le vivono... tutto questo non si limita ad un semplice, seppur studiato e per nulla facile a volte, click.


[TALENTS & LOCATION]



Il percorso scelto nella giornata di ieri è stato quello di utilizzare una location interessante, una parte del The Hub Hotel di Milano, dove ricreare uno scatto di ritrattistica ambientato. Sfruttando le potenzialità tridimensionali della scena abbiamo iniziato con il misurare la luce ambiente facendo nascere lo scatto nella nostra testa, ancora prima che nella fotocamera, quindi scegliendo tra le modelle che conosciamo quella più adatta a vestire i panni del soggetto che ci serve, interpretando le idee che avevamo in mente, grazie ad un giusto feeling comunicativo. Qui entra in gioco Jessica "aka" Olympia Evergreen che grazie alla sua esperienza si è dimostrata ricettiva da subito agli input che le si comunicavano, permettendo di creare una scena soddisfacente, in simbiosi con le linee compositive naturalmente presenti nell'ambiente e nei suoi complementi d'arredo.


Una volta realizzata la composizione che ci soddisfaceva, provandone diverse soluzioni, il tutto a luce naturale, possiamo pensare di iniziare ad inserire delle luci esterne con finalità creativa ed è già dalle prime luci, controllandone i "crop" (dettagli) sul viso di Jessica, che si nota l'intervento di un'altra importante figura: la truccatrice o come più spesso oggi la si definisce, la "make up artist" . Artista? Certo! E' un'arte comprendere quali sono le caratteristiche del viso della modella, sapere gestire gli strumenti necessari per farne risaltare al meglio le qualità positive e vestire il suo volto in funzione del risultato finale che dallo scatto si desidera ottenere. Capacità che non sono mancate all'abile Sara "Stilo" Tilotta. Quando, mentre scatti ed osservi i dettagli, ti accorgi che utilizzando il giusto modificatore di luce, magari dei softbox come nel nostro caso, la pelle della modella risulta già gradevolmente morbida pur mantenendo il giusto dettaglio, valorizzando così magari delle lenti performanti, capisci che il lavoro del trucco ti ha fatto risparmiare tempo in post produzione e ti permette da subito di avere una preview su quale sarà il risultato finale, mica cosa da poco conto!


[STROBIST LIGHT PLUS-VALUE]


Allo stesso modo le luci, se sapientemente gestite possono illuminare il soggetto, la scena, far risaltare le curve, la tridimensionalità e la capacità interpretativa del soggetto, così come il suo vestito, i capelli, gli occhi, tutti particolari che nel lavoro di ieri hanno concorso ad ottenere un risultato finale di scatto che permettesse di enfatizzare le attenzioni poste alla creazione dello scatto stesso.


La fotografia è luce, lo sapete ed è fondamentale capirlo, ancora prima di dare importanza all'acquisto di corpi macchina importanti, lenti costose e performanti. Uno studio di illuminazione, sia essa naturale o artificiale, andrebbe sempre operato al fine di ottenere un risultato davvero in linea con le nostre aspettative.


Quante volte avete sentito dire che, non solo i ritratti, ma anche i paesaggi, hanno più mordente se ripresi al tramonto, all'alba, durante la famosa "ora blu"... cosa cambia nel soggetto rispetto a diverse ore del giorno? Solamente l'illuminazione!


E' un "solamente" grande come il mondo, in fotografia, perchè cambiando quella variabile cambia con essa la tridimensionalità, la profondità, l'incisione della luce, quindi anche delle ombre e con loro il completo significato dello scatto; con una gestione corretta delle luci si può abbellire come imbruttire un soggetto (occhiaie sotto il viso invece di una morbida sottolineatura di due belle guance) , snellire od ingrassare, creare contesti e significati diametralmente opposti.


Chi ha partecipato al workshop del 16 dicembre 2012 ha vissuto in prima persona la costruzione di questi particolari, con l'utilizzo di quattro differenti sorgenti luminose, comprendendone il motivo pratico, di lettura immagine e creativo che ognuna di essa rappresentava.


Ma non è stato proposto solo questo, anche se il percorso di ritrattistica ambientata ha permesso di ottenere un valido scatto già in fase di acquisizione, ovvero senza alcuna modifica successiva in post produzione, la singolarità dell'evento di ieri è andata ben oltre.


[HIGH END 3D ENHANCED]


Se fino a questo punto ho partecipato in maniera attiva, componendo la scena, motivandone le scelte, coadiuvato dal collega Fotografo e Post Produttore Raffaele Ingegno in veste dapprima di "illuminotecnico" , da questo momento in poi, quando lo scatto poteva comunque considerarsi già ultimato, inizia il secondo e singolare cuore di questo evento.


Abbiamo detto che il risultato finale ci piace sia valutato in quanto tale e non solo in funzione dei mezzi, abbiamo detto che abbiamo ospitato dei partecipanti con una mente decisamente aperta da sfruttare ogni risorsa siano capaci di gestire, siamo quindi pronti ad aggiungere una nuova, fantastica, intrigante ed incredibilmente potente risorsa al nostro "gear" fotografico: la creazione e l'implementazione di oggetti ed ambienti 3D.


[3D Media Envolving]


Senza dilungarci troppo su quello che è il mondo 3D basti sapere che in questi ultimi anni ha fatto dei passi da gigante per quanto riguarda il fotorealismo. Nel cinema 3D con le sue diverse forme può essere dichiaratamente di "animazione" (lo spettatore si accorge dell'esistenza di un lavoro in post produzione, di fantasia) oppure ricostruire interamente tramite computer ambienti e personaggi reali, senza che lo spettatore si accorga od avverta questo genere di artificio. A solo titolo di esempio il film Titanic è stato girato con poche comparse, le centinaia di persone che si vedono sono generate in computer grafica, così come i loro vestiti, la serie de "il Signore degli Anelli" vede i suoi fantastici scenari creati con un livello di fotorealismo che rende credibile l'esistenza di luoghi che il nostro cervello sa bene non essere possibile, potremmo portare molti altri esempi, tra cui sicuramente film dei quali alcuni di voi nemmeno si sono accorti siano stati creati da computer grafica.


E' su questo tema che ci siamo concentrati nella seconda parte del workshop, con due finalità ben distinte, scelte tra quelle che possono essere le due applicazioni più in uso ed anche soddisfacenti da realizzare: inserire dei complementi 3D, quindi oggetti o parti di scena, in scatti realizzati già ultimati, come il nostro primo nella sessione del mattino, ed inserire soggetti/oggetti reali, in scene virtuali 3D, interamente realizzate in computer grafica.


[Workflow Proprietario]


Per fare questo entra in gioco, in qualità di docente, una figura decisamente interessante, che con un know-how di spessore nel mondo 3D, aggiunge e completa la sua esperienza proprio come fotografo, conoscitore del mondo di illuminazione "reale": Raffaele Ingegno.


Raffaele ha seguito la sessione di scatti mattutina, operando dei rilevamenti di posizione, potenza e angolazione delle luci, così come della modella e della fotocamera per poter poi ricreare virtualmente l'ambiente, in quanto a prospettiva ed illuminazione esattamente così come è stato scattato!


Mi spiego meglio: grazie ai suoi rilevamenti ci assicura di poter reinserire nella scena virtuale la stessa illuminazione che ho creato in modo creativo con i flash e tecnica lampista, oltre a riproporre il mio stesso punto di ripresa e la luce naturale eventualmente presente in ambiente. Armato di metro e soprattutto sapienza di lettura scena, lo abbiamo osservato prendere le misure, curiosi e speranzosi che questa promessa venga mantenuta nella sessione pomeridiana.


Non solo, durante una seconda parte di scatto mattutina, abbiamo voluto dedicarci all'altra entusiasmante soluzione: inserire la modella in un contesto 3D nativo.


[Coerenza 3D Realtà di Illuminazione]


Raffaele ed io abbiamo ricreato lo stesso set di luci presente nella scena 3D ( ovviamente questo set di luci può essere modificato in ambiente 3D, ma semplicemente a fine didattico, per poter mantenere coerenza con la scena scelta, si è deciso il percorso inverso rispetto a quello precedente) , utilizzando dei flash Quantuum sul soggetto, degli Speedlight Canon sullo sfondo, un modificatore tipo "beauty dish" per ottenere una luce principale dura e ricostruendo le posizioni di luce che abbiamo già trovato nell'ambiente virtuale, ben sapendo che questo ambiente ci concederà comunque quella flessibilità per poter far collimare con precisione la luce virtuale da quella reale.


[Il Software]


La potenzialità del programma scelto per realizzare il 3D sono enormi, basti pensare che si tratta di uno dei programmi utilizzati proprio da case di animazione come la Pixar e la I.L.M. (Industrial Light & Magic) e verrebbe da pensare che programmi del genere siano enormemente più complessi di altri come Photoshop oppure dei più semplici Lightroom. Sarebbe una bugia dire che non lo siano, ma lo stupore mio e, ce lo diranno, dei presenti è stato quello di trovare da subito comprensibile quanto veniva spiegato in funzione dell'utilizzo che noi dovevamo farne per inserire, dapprima degli oggetti nella scena esistente e poi la modella nella scena 3D già presente.


Come al solito credo che un buon professionista, capace di grandi risultati, non sia per forze di cose un buon maestro, insegnare è un'arte e trasmettere concetti che possono essere (o apparire!) complicati in una forma chiara, semplice, diretta non è da tutti.


Della parte del pomeriggio, dove ho vestito i panni di consulente in merito ai set della mattina ma soprattutto di allievo, di fronte alle spiegazioni di Raffaele, posso tranquillamente esprimere un parere con gli occhi di chi non conosceva quel mondo, almeno non dalla parte della sua realizzazione e dirvi cosa in una sola giornata è arrivato a me, che non mi ero mai prodigato nel gestire un programma di tale levatura.


Siccome il riscontro che vi porto è quello si di un allievo neofita del 3D, ma anche di uno degli organizzatori, mi farà piacere se anche qualcuno degli allievi avesse la voglia di esprimersi in merito a quello che il Workshop ha rappresentato per loro.


[Feedback e Considerazioni]


Da parte mia ho trovato chiari i passaggi, che sono stati tutti descritti minuziosamente, dopo una ampia ed esaustiva premessa su quello che è il mondo 3D e quali erano le finalità della lezione, e riassunti alla fine di ogni sessione, ricordando con precisione e chiarezza quali sono i passaggi essenziali e completando le incertezze con rapide, semplici ed esplicative risposte che Raffaele ha saputo dare ad ogni domanda.


Nello specifico ho apprezzato l'umiltà durante la spiegazione, che con l'esperienza di una persona davvero matura, sia a livello personale che fotografico, non ha colto occasione solo per dimostrare la sua bravura, ma per fare davvero quello che il pubblico a mio avviso si aspettava: veicolare quali sono i passaggi essenziali per ottenere il risultato. Specificando che il programma utilizzato presenta si delle potenzialità ben maggiori, ma imparando lo stretto necessario per ottenere il nostro obiettivo è più facile non confondersi, specialmente per chi alle prime armi ed ottenere riproponendo i passaggi da lui suggeriti, il risultato in maniera autonoma.


A questo si vanno ad integrare ulteriori informazioni, risposte alle domande più specifiche dei partecipanti, mirate a dettagli del programma non così "necessari" al nostro fine ma alle quali Raffaele ha saputo motivare il perchè si debba trascurare quei settaggi, spiegandone comunque le funzionalità.


[Conclusioni]


Bene, quello che mi sembrava un programma così complesso, ora mi sembra, come proprio una partecipante ha definito a fine corso, " più amichevole" ,  di certo non sono ai suoi livelli con mezza giornata di didattica ma ho raggiunto le seguenti finalità: conoscenza dell'argomento e delle sue potenzialità, compreso cosa di debba fare per ricreare da zero quanto promesso ad inizio corso. Non sarà facile le prime volte, magari mi dimenticherò della sintassi dei passaggi, di cui sarebbe utile prendere nota come hanno fatto i corsisti, ma ho visto che in quel modo è possibile: wow!


Location fantastiche che ora possono essere mie, oggetti nuovi da aggiungere alla scena ed il tutto in un contesto di definizione, dettagli, prospettiva, completamente credibili e realistici.


Raffaele è uno dei pochi fotografi Italiani, l'unico a dire il vero che io conosca, ad avere deciso di creare il connubio tra la fotografia reale e quella virtuale, utilizzando un metodo maturato in modo del tutto personale, in questo evento ci ha permesso di capire che il programma virtuale ha molti agganci strettamente vicini al mondo della fotografia, proprio per riprodurre con una elevata garanzia di realtà quello che sarà il risultato finale.

A corollario della giornata didattica altre figure fondamentali e verso le quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti sono:

  • Nicola Riotti in veste di aiutante tecnico luci, questa figura ha un ruolo essenziale nei set strobist, mi verrebbe da dire che potrebbe farlo chiunque... ma più sinceramente vi dirò che può farlo chiunque abbia un minimo di conoscenza di questa tecnica, in quanto una piccola modifica può fare una grande differenza, quindi risulta questa una figura essenziale e che fa la differenza.
  • Mario Mondini in qualità di operatore video, le riprese possono mostrare a chi non ha partecipato di cosa si trattava ma ancora più utile è la funzione di riguardare da parte degli stessi oranizzatori cosa è successo da un punto di vista esterno, perchè mentre si è concentrati a produrre lo scatto e spiegare di certo ci si perdono dettagli. Osservarsi da un occhio diverso aiuta a migliorarsi, quando quell'occhio è attento a scovarne in dettagli aiuta a rivivere la scena nel modo migliore.
  • Fabrizio Vecchiarelli "last but not least" come si dice, ultimo ma non per importanza, in qualità di "ragazzo della modella" e verrebbe da pensare che non sia importante citarlo nei crediti, invece tutt'altro, inanzitutto perchè ogni componente presente nel team, con qualsiasi funzione, determina in piccola o grande parte il risultato, sia negativo che positivo, non è da pensare mai il contrario, e soprattutto perchè Fabrizio si è reso parte attiva nella logistica e nel fondamentale supporto alla modella che così ha potuto risultare più distesa e serena.

A titolo riassuntivo, specialmente per chi non ha potuto esserci, ecco qui elencati quelli che sono stati i passaggi creativi eseguiti durante la giornata:

Sessione Acquisizione Scatti & Tecnica Strobist (mattina)


--- Primo Scatto Ambientato per implementazione oggetti tridimensionali fotorealistici
- Studio della location
- Composizione della scena senza e con modella
- Studio della luce naturale
- Aggiunta della luce principale e modificatore
- Aggiunta una per volta delle luci creative e motivazioni d'utilizzo
- Gestione della modella
- Gestione prospettiva finale
- Analisi e rilievo dimensionale del set e delle fonti di illuminazione utilizzate

--- Secondo Scatto per Scontorno ed inserimento in scena 3D
- Analisi delle reference di progetto
- Creazione illuminotecnica parallela
- Gestione della modella in funzione dell'inserimento in scena
- Creazione del set illuminotecnico con modella in posa
- Utilizzo di accessori per facilitare il lavoro di separazione del soggetto dal contesto
- Taratura della prospettiva fotografica finale


Sessione di Produzione 3D (pomeriggio)

- Introduzione su 3D scopi ed utilità
- Panoramica generale del software utilizzato e sezioni di produttività
- Overview strumenti principali del programma, che verranno utilizzati
- Analisi di alcune scene realizzate e metodologia del flusso di produzione
- Modellazione: strumenti e creazione di un modello 3D elementare
- Illuminazione: analisi delle fonti luminose e creazione di una fonte
- Texturing: introduzione all'uso dei materiali, valutazione delle proprietà ed editor degli stessi
- Rendering: introduzione all'engine di calcolo alternativo, vantaggi e motivazioni dell'uso di Mental ray, V-ray e Maxwell render
- Utilizzo della camera fisica
- Indicazione alla reperibilità di scene preconfezionate da poter utilizzare e rieditare con i concetti appresi
- Domande e spunti su ciò che è stato dettagliato
Primo Scatto Ambientato - Post Work 3D
- Preparazione ed inserimento della scena fotografata all'interno del programma ed elaborazione del modello in funzione degli spazi e delle luci rilevate
- Allineamento con l'ambiente 3D, della fotografia, delle luci utilizzate e dei parametri di scatto.
- Utilizzo di funzionalità per la corretta resa di ombre e luci che siano perfettamente coincidenti con lo scatto
- Valutazione di luci ed oggetti 3d che simulanoo la funzionalità di accessori ai lampeggiatori flash o l'utilizzo di griglie e pannelli
- Parametri di output del rendering e dell'immagine risultante.
- Composizione in post produzione della foto realizzata e del rendering ottenuto.
- Calibrazione finale della temperatura di colore, della profondità di campo e degli effetti di sfocatura
Secondo scatto con modella in ambiente 3D
- Analisi e scelta della scena da utilizzare in base al progetto e allo scatto realizzato
- Modifiche della scena 3D per ottenere ciò che si è progettato
- Preparazione della texture dallo scatto realizzato e creazione di immagine con canale alpha
- Parametrizzazione del rendering, delle luci e della camera fisica.
- Impostazioni di output della scena e splittaggio dei canali di rendering
- Post produzione del rendering ottenuto per generare l'immagine definitiva


Speranzosi di aver offerto una giornata piacevole a tutti i partecipanti ci auguriamo si possa ripetere nuovamente con allievi altrettanto interessanti.

Questo spazio è stato creato anche e soprattutto per ricevere i vostri pensieri, feedback e qualsiasi domanda possa riguardare l'evento, compreso il supporto tecnico che offriamo a chi ha partecipato. Utilizzate tranquillamente questo post come una bacheca dove poter scrivere tutte le domande che desiderate.

Un cordiale saluto, Maui e tutto il Team elencato sopra.


domenica 25 novembre 2012

Le 10 Regole per Diventare Modella Facebook

Visto che è periodo di regole, ecco qui fresche le 10 (e funzionanti!) regole per diventare Facebook's Models Approved, ovviamente professioniste infatti potrete da subito scriverlo nel campo lavoro:  il tanto agognato titolo di "Freelance Model".

Ecco come in 10 semplici step:



  1. Fai quanti più shooting ti è possibile, con chiunque ti capiti a tiro senza badare alla qualità ma ricorda è la quantità che conta, almeno 1000 foto a servizio. Ovviamente  è meglio se chi te le fa possieda una fotocamera Reflex, se non è di tipo reflex che sia almeno "grossa".

  2. Pubblica tutte le foto in un set contemporaneamente, anche e soprattutto quelle simili tra loro, dove l'unica differenza è il capello n. 3129 che è dietro al capello n.3120. Se ti è possibile tagga un sacco di persone a caso su quelle foto, che non c'entrano con il servizio, questo ti assicurerà un' alta visibilità.

  3. Ricordati la posa da "gattamorta" con bocca semiaperta, occhio semichiuso e sguardo fuori camera come se dovessi conquistare uno dei qualsiasi oggetti presenti sul set, dallo stativo per i flash al lavandino. Se vuoi ottenere il massimo dell'ispirazione punta al frigorifero e pensa intensamente ai formaggi, anche senza che tu dica "cheese".

  4. Non serve che tu perda tempo studiando in nessuna scuola di posa o portamento , non prendere ispirazione da artisti o modelle internazionali, ricorda: il tuo target sono le veline e le ragazze del balletto di un programma qualsiasi di Gerry Scotti, studiane bene le mosse sul bancone (prima o poi sicuramente sarai chiamata a replicarle) e se possibile iscriviti e sii attiva su una delle loro "fanspage" .

  5. Ricorda che la buona riuscita di un tuo shooting non si basa sul giudizio critico di modelle o fotografi capaci (i quali malignamente potrebbero anche dire che tu non sei capace, non ascoltarli!) ma sul numero di 'mi piace' che otterrai, specie dal pubblico maschile.

  6. Appena qualcuno del mondo dello spettacolo ci prova con te rendilo subito pubblico su Facebook, è così strano che sia un uomo a fare avance ad una donna e questa grande novità farà capire al mondo che tu sei una persona ricercata, inoltre da gente di un certo spessore.

  7. Crea una pagina artista (dopo 3 shooting con qualsiasi fotografo lo diventi di diritto, artista) e ricordati di inviare quanti più messaggi privati ti è possibile chiedendo di aderire, anche e soprattutto a persone presenti tra i tuoi contatti di cui non hai mai sospettato della esistenza sulla terra.

  8. Iscriviti subito ad un concorso che richieda come voti i mi piace su Facebook (la migliore giuria di sempre) e fai come sopra (cancella dagli amici chi non ti vota!). Questo tipo di concorsi infatti non mira a pubblicizzare se stessi tramite la tua pagina, molte modelle famose hanno iniziato proprio così!

  9. Non sorridere mai durante i tuoi primi servizi, non lasciare mai trapelare nulla che possa collegare la tua figura alla positività / felicità. Con la tristezza conquisterai il mondo, al pubblico piace in modo particolare la donna scazzata; se per errore ti viene da accennare un mezzo sorriso rifatti immediatamente al punto numero 3.

  10. La regola più importante: non cercare mai di fare parte di un progetto che abbia un concetto di scatto, che miri a trasmettere un messaggio, ti complicheresti la vita. La foto sarà tanto più bella quanto più tu sarai presente nel fotogramma, controlla che non ci siano altri elementi di disturbo nell'inquadratura , distoglierebbero l'attenzione dalla vera protagonista: tu!

Se rispetterai questi punti alla lettera, utilizzando il mezzo Facebook avrai una carriera assicurata, molti validi fotografi e booker che ti selezioneranno tra le poche ragazze con le tue qualità e tutto questo con poco investimento di tempo ed impegno.

Fai vedere che sei differente dalle bimbeminchia che si fanno gli autoscatti dal telefonino con sullo sfondo la tazza del water, se hai rispettato i 10 passaggi fondamentali ora tu sei una "Modella Freelance" : complimenti!

martedì 13 novembre 2012

iFatto! Progetto App

iFatto! Progetto App è un nuovo progettino semplice semplice nell'era della Fotografia 2.0


Potremmo stare qui a parlare per ore di quanto alcuni trovino corretto post produrre, di quanto altri siano convinti che la fotografia è quella che nasce già nella fotocamera, oppure del fatto che sia più o meno fotografia in funzione di quanto riesca a rappresentare la realtà, mentre invece per altri la fotografia è ciò che , tramite la loro creatività riescono a produrre.


Nulla di tutto ciò ed ho fatto questa premessa perchè, pur essendo un credente convinto della seconda categoria, ovvero di quelli che desiderano mettere qualcosa di personale nell'immagine e non si domandano dove sia la linea di confine tra sogno e realtà, penso che questo tipo di progetto possa accomunare un pò tutti, dai creativi ai conservatori, da chi ha grandi capacità di post produzione a chi invece non ha voglia o tempo da dedicare ad essa, indipendentemente dal risultato che si desidera conseguire.


IN COSA CONSISTE?

Il mio nuovo Progetto App in due parole consiste nell'ottenere già dei validi scatti sorgente e poi processarli, in modo naturale o creativo, con delle semplici applicazioni per Smartphone o Tablet. Io utilizzo un iPad, ma le stesse applicazioni, sovente anche gratuite, si trovano per altre piattaforme mobile, quali Android et similia.


ER CORE BUSINESS

Per dirla all'italiana, il motore di questo progetto sta proprio nel ritrovare la semplicità di ultimazione dello scatto, pur essendo io, come molti di voi sapranno, amante delle post produzioni oculate, fatte di piccoli passaggi, che durano a volte ore ed ore (e non me ne pento, nemmeno smetterò di farle, non temete!) , con questo tipo di workflow più leggero, ci concentriamo maggiormente sulla realizzazione dello scatto e con programmi semplici operiamo quelle che sono le regolazioni base,  prima di salvare la foto.

QUALI PROGRAMMI?

Abbiamo una vasta scelta, dal famoso Instagram e famiglie di suoi simili con effetti preimpostati veloci che simulano i vecchi sviluppi delle fotocamere analogiche, a programmi sempre semplici all'uso ma meno invasivi come Snapseed o BeFunky, gratuiti, semplici da imparare e veloci da utilizzare. In ultima istanza ho iniziato ad utilizzare Photoshop Touch (questo a pagamento) che permette un controllo maggiore, introducendo la logica dei livelli. Parere personale su quest'ultimo? Non lo vedo adatto ad un sistema Tablet o Smartphone, perchè se voglio le massime potenzialità torno al mio PC Desktop con la versione completa e potente di Adobe Photoshop, una via di mezzo, scomoda per gli scontorni e con possibilità creativa limitata... bhè, è una compromesso che non fa per me.

LE APPS

Il mondo degli Smartphone ha introdotto il concetto di App, ovvero le Applicazioni, studiate App.ositamente per quel dispositivo, che semplificano gli utilizzi, dal web alla fotografia, la regola è "semplicità" di apprendimento , utilizzo e velocità condensate in una sorta di compromesso  "faccio solo le cose principali senza incasinarti la vita"



Ecco qui da dove nasce il mio nuovo Progetto: semplice, veloce, maggior concentrazione e divertimento durante lo scatto, accettando il compromesso di una post produzione più semplice, magari anche un pò imperfetta ed assaporandone proprio questa umana imperfezione, accettandola come merce di scambio di una fotografia più easy ed immediata.

LE ORIGINI 

Quello che mi ha portato sulla strada di questa idea fotografica, dopo anni di attenta ed oculata post produzione nei minimi dettagli, è stato proprio il riavvicinarmi alla fotografia tramite la 
fotocamera integrata nel mio telefonino, come per molti fotografi il percorso di crescita è rappresentato a volte da una sorta di "point of no return" , ovvero ogni volta che fai un upgrade alla tua strumentazione sei tentato ad uscire con tutto quello che hai... prima la reflex con una lente, poi due lenti, poi otto lenti due flash un ombrello diffusore, due treppiedi ed un carrello appendice per tutto quello che non sta nel bagagliaio :-) .


Riprendendo in considerazione una fotografia immediata con il telefono sempre a portata di mano nei momenti giusti, per cogliere l'attimo, ho iniziato ad apprezzare proprio la seconda fase: la post produzione "in mano" , altrettanto immediata, vedere la mia foto finita subito, qualcosa che non provavo da tempo. Con i limiti che essa mi poneva, ma comunque felice di riscoprire un modo di fotografare più leggero, che mi mancava da tempo.

IL PRESENTE

Ecco qui l'idea di unire degli scatti più studiati, la parte diciamo più dinamica e divertente (non che post produrre non lo sia, ma se devo scegliere sono più un animale da esterna, libero di creare e comporre con il mio set preferito: il mondo!), quella dello scatto, fatta con uno studio attento delle luci, della composizione, dell'armonia tra soggetto ed ambiente, alla finalizzazione semplice e veloce.

Ovviamente ogni buon scatto merita una buona post produzione, sia esso mirato al riportare la naturalezza che l'aggiunta creativa, ma "hey take it easy!" ed anzichè sedermi alla workstation con del buon jazz di sottofondo mi carico i file RAW nel pad (già, sorpresa, legge direttamente i raw importandoli con un accessorio a basso costo dalla vostra fotocamera!) ed esco, mi metto su di un prato e continuo la post proprio nel mio "set" preferito e con la compagnia dei suoni nella natura!

Eccolo qui il progetto, nulla di così stravolgente, tutt'altro, semplice, immediato, senza mania di risultato ma comunque con la possibilità di creare qualcosa di personale, allenandosi a maggior attenzione compositiva ed in generale a quella che è una buona fotografia allo scatto, ben sapendo che, ad oggi, la fotocamera è più simile ad un computer ed in ogni caso, per ottenere "il nostro" originale risultato, è sempre più di ieri necessario passarlo da un mezzo elettronico, questa volta con semplicità.


Ma non disperiamo, sia tu uno smanettone della post che una persona più tradizionale, mettiti alla prova (se non lo stai già facendo...) prova almeno una volta questa linea di pensiero e se qualcuno ti lamenta che "il lavoro di post produzione lo fa la App" tu rispondigli semplicemente :

"Amico, pensa solo a fotografare ed... iFatto!" 

Rimani aggiornato sulle foto del Progetto App 
direttamente cliccando sul Set "iFatto su Flickr"
DEVI ESSERE ISCRITTO PER VEDERE ANCHE LE FOTO MODERATE




martedì 6 novembre 2012

Wood Glamour : Il Video

Post Produzione
dello scatto
"Wood Glamour" Ricreata da zero.






Spiegazioni chiare, passo passo, anche se il risultato può definirsi di livello medio avanzato, l'apprendimento è stato creato perchè venga recepito anche a chi si trova ad un livello medio o addirittura base. Questo perchè con "Wood Glamour : Il Video!" presento un nuovo modello di video tutorial, dove oltre a spiegare cosa ho fatto nei passaggi di post produzione (come nei precedenti) spiego e ricostruisco live tutti i passaggi davanti a voi, motivandone le scelte e regalando anche qualche trucco per ottimizzare il workflow. I trick che spiego nel video a volte sono frutto di anni di esperienza e prove, sono sicuro nel dirvi che le tecniche spiegate vi permetteranno di ottenere validi risultati risparmiando tempo. Toccate con mano la possibilità di migliorare immediatamente in Photoshop con questo corso dove metto a nudo con chiarezza tutto quello che è stato fatto per ottenere il risultato. Ho utilizzato Photoshop CS6 ma i passaggi sono fattibili anche con versioni CS precedenti.




Sarà in vendita a 20euro e torno a ripetere che il valore degli argomenti appresi, rapportati al prezzo, garantiscono un prodotto di nuova generazione, lo controllerete voi stessi verificando con mano le migliorie sul vostro workflow, che saranno tangibili ed immediate.

In questo corso puoi trovare delle linee guida applicabili alla tua fotografia, per mantenere un valido fotorealismo, tutte modifiche non distruttive (ovvero che non intaccano, come molti tra  i vari filtri di terze parti e plugin, le qualità di definizione dell'immagine, qualità importante in fase di pubblicazione e stampa) utilizzando i livelli di regolazione in modo selettivo, spiegate in italiano, partendo da una immagine creata con una sola sorgente di luce off-camera  (quindi riproducibile a basso costo, con un solo Flash) e recuperando da file raw fino ad ottenere il risultato finale che vedete..

Prima di pubblicarlo, come sempre, ho testato il prodotto su amici amanti di Photoshop a diversi livelli di capacità e questa volta è stato un successo già alla prima versione, dalla beta a quella definitiva ho solo cambiato la qualità di immagine che ora, in 1920x1080 permette di riconoscere qualsiasi scritta presente sul monitor ed apprezzarne maggiormente i dettagli.

Sono così certo della validità di questo nuovoVideoTutorial PRO che offro questa formula per chi lo acquista:

FORMULA SODDISFATTO O RIMBORSATO: SE RITERRAI CHE I TUOI SOLDI NON SONO STATI SPESI BENE, CHE IL CORSO NON E' SPIEGATO BENE, CHE I CONTENUTI NON SONO VALIDI E MI DARAI UN FEEDBACK COMPLETO NEL CASO DI INSODDISFAZIONE TI RIACCREDITERO' I SOLDI VERSATI.

Data di rilascio ufficiale 12/11/2012 . Cliccate sull'immagine sottostante per vedere in maniera velocizzata alcuni dei passaggi di post produzione. Durata 1h :15m minuti circa. Linguaggio Italiano

Vuoi vedere la foto ultimata e la foto sorgente su Flickr? Clicca qui




Sarò molto felice di ricevere i vostri feedback osu questo video direttamente in questo post, potete farmi qualsiasi domanda inerente al video, vi chiedo cortesemente di firmarvi in maniera chiara per farmi capire chi siete, ho abilitato la possibilità del commento anonimo per favorire chi non desidera registrarsi, ma commenti senza firma non verranno tenuti in considerazione. Grazie!


lunedì 22 ottobre 2012

TF or NOT TF?


Altro argomento stra ritrito quello del "è giusto fare TF , non è giusto fare TF?" .

Inanzitutto cosa si intende per TF, formula abbrevviata di TFC che già era la formula abbreviata di TFCD , erede del vecchio TFP.
TFP : Time For Print , il fotografo paga la modella o altri collaboratori con le stampe delle foto eseguite.
TFCD : Time For CD (Compact Disc) , come sopra ma anzichè stampe si parla di immagini in digitale.

Ce ne sarebbe da parlare per giorni interni, ognuno con le sue opinioni che è giusto abbia e conservi, la mia goccia in questo mare di discussione è come sempre finalizzata al consiglio, in base al mio parere ed esprienza, su quello che caratterizzano ad oggi, visto dal lato primariamente del fotografo, i TF.


Dopo essermi confrontato con amici colleghi si evincono alcuni comuni denominatori che risultano dagli accordi o potenziali tali, per una "collaborazione TF", analizziamo a grandi punti le premesse sul rapporto fotografo/modella:



  • di norma se la modella ha un percorso più evoluto rispetto al fotografo non accetta tf
  • a volte se il fotografo ha un percorso più evoluto rispetto alla modella accetta il tf
  • se la modella è pari-percorso rispetto al fotografo sovente chiede compenso
  • sovente se la modella è decisamente più in erba rispetto al fotografo chiede compenso
  • spesso la modella di livello base propone tf a fotografi molto più evoluti ed esperienziati rispetto a lei
Le considerazione sui punti sopra fatele voi, io dico solamente che a mio avviso il rapporto TF ha senso di esistere se è uno scambio equo tra le parti, per capacità artistico/creativa oppure per convenienze comuni, esempio io fotografo ti do gli scatti gratis ma riesco ad avere un ritorno monetario di qualsiasi tipo dai tuoi scatti, che sia low-budget, che sia da altre fonti.

Di nuovo altre considerazioni sui costi del TF, parametri che andrebbero valutati prima di capire se di equità si sta parlando.


Lato Modella

  • capacità artistica
  • abilità interpretativa e ricettiva nei confronti del progetto
  • conoscenza delle pose ed esperienza in campo
  • aspetto esteriore in funzione del lavoro da compiere
Lato Fotografo
  • capacità artistica
  • conoscenza tecnica della fotografia (composizione, gestione luce etc)
  • conoscenza tecnica post produzione
  • capacità di gestire la modella ed i componenti del team
  • creazione e realizzazione del progetto
  • attrezzatura fotografica / illuminazione
  • scouting per location
  • capacità organizzative e pre organizzative set 
Ed ora veniamo a quantificare, sempre a grandi linee, le spese.

Lato Modella



  • cura del corpo (palestra, capelli, viso etc)
  • corsi di interpretazione
  • corsi di posa
  • studio e scuole modelle
  • eventuali spese spostamento / vitto alloggio / per il set
Lato Fotografo

  • corsi / workshop / libri di tecnica di scatto
  • corsi / workshop / libri di post produzione
  • corsi / workshop / libri di gestione soggetto
  • attrezzatura fotografica
  • attrezzatura luce
  • apparecchiature pc
  • apparecchiature backup
  • assistenti 
  • location
  • spese e tempo investito per formare assistenti 
  • spese e tempo investito per scouting location
  • spese e tempo investito per creazione progetto
  • tempo di post produzione immagini
  • ricerca e spesa per outfit adatto

Anche qui non mi dilungo a fare considerazioni sul totale, ognuno è libero di riempire la casella numerica di ogni linea con l'ammontare che ritiene adeguato a sè ed alla modella con la quale sta contrattando la possibile collaborazione, tenendo in considerazione che ogni punto preso in esame varia in funzione della propria crescita personale e di quanto si è investito in quel punto.

Sembra qualcosa di molto difficile da calcolare, invece è alquanto semplice, perchè chi prima di me ha dato un valore oggettivo a queste qualità ha notato che la bilancia pende inesorabilmente a favore del fotografo, eppure la media dei rapporti in questo campo dice che anche fotografi di un certo spessore hanno difficoltà a trovare TF con modelle di uguale o addirittura minor valore di mercato, questo disequilibrio è strano.


Valore di mercato? Perchè ho usato questo brutto termine, si parla di Arte!


Ecco l'altro punto da mettere in chiaro. Sempre secondo il mio personale parere, se si parla di arte, si mette una bella croce su quanto detto sopra e si va a zero, io fotografo ho piacere ad avere una collaborazione con te, tu la pensi come me: ok si collabora! Fifty fifty!


Ed invece scopri che la modella ha di certo sempre la richiesta di rimborso spese (perchè studia, perchè lei paga l'affitto, perchè... fondamentalmente tu fotografo non hai spese ed anche se mi spieghi che ne hai più di me, peccato paghi ugualmente!) oppure, va bene parlare di arte, ma se sto vestita si parla di tf, se in intimo allora qualcosa mi devi dare, se nudo... ah no, li non è arte, qualcosa "te lo devo chiedere" .


Ma... non ci siamo un pò allontanati forse dal discorso Arte allora? Ecco appunto quindi di cosa si tratta: valore di mercato!


Il valore di mercato è un modo di quantificare secondo il quale un prodotto (prestazione di posa / prestazione fotografica) assume un valore monetizzabile in funzione di diverse variabili tra cui, oltre a quelle indicate sopra, c'è anche offerta e richiesta a determinarne il prezzo finale.

Ma io ci aggiungerei anche la variabile uomo/donna, perchè come già detto altrove, la fotografa donna sa fare meglio i conti di noi maschietti nei TF, sottraendo il cromosoma sessuale dall'equazione ed ottenendo un risultato più equo tra chi deve pagare chi e spesso la fotografa del gentil sesso è anche più oculata sul quanto deve pagare.

Assunto che, come in molti campi di immagine, la donna "tira" più dell'uomo, considerato che il mondo dei fotografi, soprattutto in ambiente amatoriale ritrattista è maggiormente popolato dagli ometti, considerato che il valore di mercato del modello uomo è inflazionato a dir poco... eh si, se stai leggendo questo post e sei un fotografo sei in una posizione di netto svantaggio, già alle griglie di partenza.


Ma c'è una bella notizia: si può recuperare! Come?


Iniziando a valorizzare tutti i punti che giocano a tuo favore, le tue capacità, valutando bene quali sono le tue spese, perché ok magari ti sei comprato la reflex da 2.000 euro per piacere personale, ma anche la modella va dal parrucchiere ed in palestra non solamente per fare le foto con te, quindi ogni valore oggettivo è monetizzabile e va tenuto in considerazione a livello contrattuale.


Sii forte dei tuoi pregi, non svenderti, quando diventi un buon fotografo, perché ti senti capace, le tue immagini vengono riconosciute, richieste, vendute, pretendi TF con modelle/collaboratrici del tuo livello oppure impegnati in progetti importanti, che garantiscano a te ed agli altri partecipanti visibilità e pregio, punta così a modelle valide e soprattutto impegnati per fare la cosa più importante: metti da parte il cromosoma X e Y e considera prima di tutto la figura professionale che ti contraddistingue e quella che contraddistingue la persona con la quale ti stai confrontando.



Quando confrontandomi con amici, colleghi, allievi durante i workshop, noto dei "sorrisini" a queste affermazioni, sottolineo sempre che amo il genere femminile, apprezzo delle belle forme di una donna, da maschio sano mi soffermo ad osservare una bella donna, foss' anche solo per le sue forme estetiche e la sua sensuale camminata, ma qui stiamo parlando di fotografia, non di due belle natiche, che se mal gestite o mal fotografate possono essere decisamente meno belle della realtà ed in un mondo dove la linea di confine tra l'eleganza ed il volgare è molto sottile vale la pena conoscere bene quale sia il proprio e l'altrui ruolo.

Se appartieni a questo mondo, ami la bella fotografia, quello che ho scritto fa già parte di te, se sei nuovo e qualcosa non ti è chiaro, abbi sempre presente che quando contratti con una modella è sempre presente il rapporto uomo/donna e devi esserne conscio per capire bene quello di cui stai parlando e come lei può reagire; se proprio sei agli inizi ed oltre ai sorrisini hai mai commentato ad un amico fotografo (o, peggio ancora, hai intrapreso la fotografia di ritrattistica femminile principalmente per questo motivo) "Eh bhè, però chissà quanta gnocca vedi..." et similia, allora amico mio ti svelo un gran segreto, anzi due:
  1. La donna/modella anche se in erba capisce al volo se tu sei un fotografo o un foTTografo, che la contatta solo per avere qualche chance a livello sentimentale, lo capisce da come ti poni, anche solo da una mail, anche dalle tue fotografie e fai da subito una figura di sfigato. La posizione nella quale una donna metterebbe un uomo che usa la "scusa" fotografia per avvicinarla ed ottenere un appuntamento è molto vicina a quella dell'uomo che le tocca il sedere pensando di risultare maschio ed originale.
  2. Se la tua finalità è quella di conoscere nuove ragazze, considera il punto 1, ovvero l'approccio e considera anche le spese, una serata galante ben organizzata, in un ristorantino giusto con un bel colpo di scena originale e magari anche un approccio originale a monte... ti costa decisamente meno di una qualsiasi modella per due ore di posa ed ha un ritorno di impatto migliore per una donna decisamente, più sano e decisamente più "uomo".
Ma torniamo sui nostri passi, diamo per assodato che ci piace la fotografia e che desideriamo donne interessanti (non ho detto belle) da far prendere parte alle nostre opere, per portare a casa noi per primi un valido risultato e dare a loro lo stesso soddisfacente riscontro di immagine.

Che siate fotografi o modelle la finalità di un TF è sempre il miglioramento personale, di esperienza, di immagine, un buon rapporto ha delle basi chiare da subito, ognuno è poi libero di dedicare il proprio tempo e le proprie risorse a chi crede, siate solo consci delle vostre potenzialità, nel male ma soprattutto nel bene.


A volte conclude un TF in "vantaggio" chi ha buone doti di marketing e conoscenza dei metodi contrattuali, dove in gioco entrano anche altri valori rispetto a quelli descritti sopra,nonostante siano invece quelli ed altri inerenti il mondo fotografico, quelli su cui ci si dovrebbe basare per avere un TF... fotografico.


Quando vi parlano di soldi e che dovete pagare per avere qualcosa (quindi volevate un rapporto in TF ma viene a meno) quantificate bene tutte le linee guida che ho elencato e ragionate dopo sul fatto che, se voi apriste per esempio una società dove entrambi i soci ci dovrebbero guadagnare in egual misura, nel caso in cui voi mettiate l'80% del valore (ricordate: considerate spese / tempo / capacità di entrambi) e la controparte solo il 20% è un favore quello che voi fareste se non chiedeste la differenza al momento della ripartizione degli incassi (o una galanteria, oppure nel nostro caso vi piace la fotografia e l'arte e siete dei cavalieri, dote apprezzabile, ma non dovuta né tantomeno scontata) . Ma se pur considerando questo ipotetico 80% e la controparte oltre a mettere solo il 20% , dopo aver diviso i ricavi a metà, foto a me, foto a te, fifity/fifty voi... dovete anche pagare: ecco pensate voi in ambito di "mercato" un comportamento del genere come verrebbe definito. Anche qui tirate voi stessi le conclusioni e ricordatele durante la prossima trattativa. Vi vorrei solo portare a riflettere meglio su tutte le variabili in gioco senza avere fretta di mettere mano al portafoglio. 


In sintesi quando si parla di scambio artistico non si dovrebbero fare i conti in tasca, bensì guardare il piacere di scatto / posa da entrambe le parti e non fare mai riferimento a soldi; offrire un pranzo, pagare uno spostamento, può essere inteso come un gesto da cavaliere ma non qualcosa di dovuto, perchè se si ragiona su cosa è realmente dovuto allora si torna alla tabella sopra, od una tabella creata da voi, dove avrete appuntato (ed aggiornato: voi siete in costante miglioramento!) le vostre qualità , il valore professionale e non ultime le vostre spese.


Non è nemmeno un discorso di possibilità, uno perché non viviamo in un mondo dove chi ha maggior potere economico regala i soldi a chi incontra per la strada senza averne merito (mi scusi pago il gelato da 2,50€ , eccole 50€ tenga il resto, come suona?) , due perchè ci sono modelle capaci, oneste e con valide capacità di posa che spesso si vedono soffiare lavori interessanti da chi ha il solo merito di vendersi meglio o di scoprire maggiori centimetri di pelle venendola, con agile talento di marketing,un tanto al metro. Se la si mette sul piano economico (o se ve la mettono su quel piano) è ancora più importante ragionare su chi varrebbe la pena investire pagando, per alimentare così un sistema meritocratico e salire così nel livello qualitativo in entrambe le specialità.


Un ultimo specchietto / prontuario (i famosi e sempre di moda 10 punti) che può esservi utile per chi non ha mai avuto a che fare con una trattativa per organizzare una buona collaborazione fotografica per entrambe le parti è il seguente




  1. sii chiaro da subito sui tempi che impegnerai le altre persone e sincerati del fatto che, se andasse per le lunghe, non crei disagi per il ritorno (domanda chiaramente orari treni etc)
  2. sii altrettanto chiaro sui tuoi tempi di consegna delle immagini ultimate e soprattutto sul numero di foto che intendi consegnare (non esiste un minimo di foto, alcuni grandi fotografi con team da urlo lavorano due giorni per una sola foto da copertina, quindi nulla è dovuto, se non la chiarezza nella comunicazione da subito, già dal primo contatto)
  3. sii puntuale , pretendi la puntualità . Non è solo un discorso di educazione, ma anche qui di tempi, di impegni, di costi a volte, tu non sai cosa comporta un tuo ritardo. Scegli di esserlo e scegli persone che lo siano con te. Puntualità sia durante il lavoro che nelle comunicazioni. Persone che non rispondo al telefono e non ti richiamano, che ci mettono giorni e giorni per rispondere alle mail (indipendentemente dal tipo di scuse che accampano) solitamente sono poi allo stesso modo poco puntuali su tutto.
  4. Sii tollerante e comprensivo. Ma non con i "pacchi". Molti pensano che in un TF ci si possa impegnare di meno, anche nel rispettare la parola data, sovente quando hai incontri conoscitivi non retribuiti si ha la brutta abitudine di pensare che nulla sia dovuto. Ma come? Riservare una tua giornata, dove non hai fatto altro e preso altri impegni vale zero. Queste persone non sono affidabili, dimenticati le persone così, specialmente se al primo appuntamento, non diventare matto nel capire se è stata una scusa o la verità. Cancellale dalla lista, non prendertela, scegli per il futuro un'altra persona.
  5. Parla sempre da subito chiaramente del tuo progetto, che tipo di indumenti prevede, chi presenzierà sul set, sii chiaro sul tipo di prestazioni che desideri e non contare sull'effetto sorpresa "la faccio sciogliere e poi le chiedo se va oltre" , tu puoi essere un bravo fotografo e la modella potrebbe apprezzare, ma quello viene da se ed il fatto che tu lo abbia "dato per scontato" non fa di te una figura professionale. Io personalmente uso la tecnica contraria "farò uno scatto di trasparenze, ma devi essere tranquilla nel posare nuda" , calcolando l'ipotesi di maggiore imbarazzo ma in maniera chiara da subito.

  6. Tanto quanto consiglio di essere altamente selettivi, altrettanto quando hai selezionato la modella sii gentile, disponibile (attento non ho detto zerbino!), il fotografo, specialmente se il set è organizzato da te, deve essere la persona che maggiormente ha polso sul set, ma il tutto con calma, decisione e gentilezza.
  7. Sii preparato ad ogni evenienza e non dare nulla per scontato. Sincerati di avere i permessi di scattare in un determinato luogo, se non li hai ti potrebbero cacciare via, a volte vale la pena rischiare (TF) ma mettilo in conto e comunicalo a tutti gli intervenuti. Pensa ad ogni conseguenza possibile, un fotografo famoso di cui non ricordo il nome mi disse che salvò un set importante di lavoro perchè con se aveva sempre una confezione di assorbenti, proprio quel giorno la truccatrice ne aveva bisogno. Una donna ti sarà grata per tutta la vita per un'attenzione simile.
  8. Non avere fretta, dall'inizio del planning, dalla considerazione della scelta modella, durante la scelta del luogo, durante la giornata di scatto . Ogni cosa necessita il suo tempo, sii chiaro come già detto nel definire i tempi e preferisci le persone che non ti "toccano sull'orologio". Quando farai un set per un cliente avrai dei tempi imposti ma sarai responsabile del risultato, lavorare con persone per le quali la mezz'ora in più fa la differenza a te potrebbe fare perdere il cliente. Preferisci chi mira, come te credo del resto, al risultato prima che al soldo o a tornare a casa il prima possibile.
  9. Se ci sono spese (assistenti / truccatrici / location) ed hai accordi di pagamento, paga subito. Non fare mai aspettare i pagamenti, da quelle persone dipende il tuo set, in futuro sapranno meglio aiutarti , capirti e venirti incontro anche quando davvero non disporrai di liquidità
  10. Divertiti! Una persona solare, allegra, allo stesso tempo sicura, trasmette questo a tutti i membri del team, tra te e la modella ci sarà un legame stretto e continuo durante lo scatto, quello che in neurolinguistica definiscono "rapport" , non si deve mai interrompere e perchè sia alto e favorevole devi essere il primo positivo. Un problema tuo diventa un problema di tutti, sii il primo a proporre delle vie di soluzione alternative. Vivi e fai vivere una piacevole esperienza a tutte le persone che ti stanno intorno.
Le modelle i cui scatti presenziano in questo articolo sono solo alcune delle quali con cui posso dire di avere avuto un rapporto, sia esso TF o lavorativo, soddisfacente. Per questo motivo ho scelto la loro immagine positiva per accompagnamento al post. Quelle con cui non mi sono trovato bene... non vedono foto inserite tra i miei portfoli. Preferisco pubblicizzare chi merita.

Bene! Se sei arrivato fino a qui nella lettura (non ho paura di essere stato lungo, desideravo essere completo)  spero tu possa fare buon uso delle informazioni che ho deciso di condividere dopo qualche anno di esperienza diretta, spero ti possa essere utile e tu possa così migliorare le tue esperienze fotografiche ma soprattutto personali.








Mi sono meritato un piccolo spazio pubblicitario? Spero di si :-)


Organizzo corsi di fotografia ritrattistica ambientata con luce artificiale e naturale, seminari di post produzione, gestione modella, video tutorial pro e tutorial gratuiti... se vuoi essere aggiornato su questo e molto altro puoi iscriverti gratuitamente alle mie News cliccando qui: http://eepurl.com/kGRE1

A presto!
Maui