martedì 23 dicembre 2014

Genesis Reporter : il futuro della portabilità Strobist!

Vedendo il gradimento dell'ultima inserzione, cercherò di farle da qui in avanti con la stessa linea guida, dividendo in mini capitoli. Ho finalmente avuto il tempo di provare "come si deve" il favoloso Genesis Reporter 180, altro prodotto lampista dell'anno 2014 e che terrà botta anche nel 2015.

[1 Rapporti con il venditore]
Iniziamo a parlare della consueta domanda : da chi lo acquisti? L'ho preso in Italia,
Nella valigetta che ho creato appositamente.
come altri prodotti che posseggo, mi trovo bene perchè mi parla apertamente del tipo di flash e quando è capitato mi ha dato assistenza, quindi se mi chiedete "dove costa meno" vi risponderò con un "io acquisto dove mi danno fiducia e sanno cosa mi vendono", questo flash mi permetterà di fare diversi set, che sia per divertimento o per lavoro necessito di stabilità nei miei sistemi. Per esempio tra le opzioni acquistate , tra cui il supporto per l'ombrellino, le gelatine, il grid, il cavetto per dimezzare i tempi di caricamento ed il supporto per caricamento apparecchi usb... Il venditore mi consiglia con sincerità che posso prendere l'ombrellino dedicato ma anche che si adatta bene agli ombrelli che già posseggo, una nota di sincerità che apprezzo molto!

[ 2 Disimballo del prodotto ]
Tempi di consegna rapidi, considerando che il prodotto a volte va opzionato per l'ordine dall'importatore, ci sono stati dentro alla grande. Appena apro la confezione ho la gradita sorpresa di trovarmi un prodotto robusto, presto attenzione al montaggio corretto del "bulbo nudo" , indicato da una impronta rossa su entrambi i lati. Quindi procedo all'immediato "esame del peso" della batteria... volete sapere cosa ne penso? Ma allora cosa perchè avrei fatto il capitolo "prime impressioni" :-)?

[3 Prime impressioni ]
Sono al 100% positive, pesa poco, è robusto e la batteria da 4500 mAh è decisamente contenuta e leggera. Sottolineo contenuta e leggera perchè, rispetto per esempio alle mie attuali dei Quantuum, per intenderci, è grande la metà, pesa meno della metà ed ha una capacità di circa il 30% in più. La magia dei Polimeri di Litio! Si, decisamente questa è la prima notizia che fa felici gli utenti lampisti, amici miei da adesso con poco spazio e peso possiamo avere un prodotto performante!

[4 Prove su banco]
Nessun dubbio su cosa possa fare un barebulb (bulbo nudo) nei miei box, rispetto alla irregolare diffusione di un flash, sicuramente è più vicino al lavoro che fa una torcia, ma la prima prova è su banco, anzi "su tavolo" , testando il comando da remoto che già posseggo per i Quantuum Move (Genesis Navigator) e provando ad assemblare le gelatine, il porta ombrellino ed il grid.

[5 Prime impressioni prove su banco]
Particolare del bulbo nudo : proietta la luce omnidirezionale
Sono quasi totalmente positive, il prodotto funziona ma non regola la potenza, chiamo Giuseppe che trovo prontamente online e mi dice come impostare il Navigator, basta tenere premuto SET e sorpresa... si commuta dalle potenze in f/stop (5.1 - 8) a frazioni di potenza, come siamo soliti usare per gli speedlite (1/128 .- 1/64) e subito inizia a funzionare. Regola la potenza alla perfezione, mentre  non funziona l'hss, entrambi gli argomenti meritano un capitolo a se.

[6 Trasmettitore radio di sincronia scatto e potenza]
Cari colleghi lampisti il Navigator, che uso da tempo per le torce da studio e trovo di una stabilità pazzesca, si rinnova compleamente stabile, mai partito per problemi di disturbo radio ed al 100% lineare nella trasmissione della potenza. Chi di voi usa tx evoluti (Pocket Wizard - Pixel - Yongnuo) sa che la stabilità è importante e non sempre è garantita, bene... questo prodotto lo considero 100% stabile. Il che è tutto per questo lavoro, poter regolare la potenza da remoto, magari quando il flash è dentro a scomodi box oppure in posizione non raggiungibili, rappresenta il "must have" che ci aspettavamo. Una feature molto gradita è la luce ausiliaria di MAF, controllata anch'essa in remoto dal trasmettitore.

[7 HSS - High Speed Sync]
Purtroppo non l'ho trovato funzionante sul mio sistema Canon, mi sono confrontato con Giuseppe che mi ha dato supporto immediato, mi sono documentato in maniera approfondita ed alla data in cui scrivo la recenesione ci sono degli sviluppi. Ovvero che sulle mie macchine di test ( 7D - 5D MK II ed MK II - 6D - 1DX ) non funziona, nemmeno se interfacciato con altri HSS come suggerito in alcuni forum. Ma la fortuna è che hanno messo in commercio un nuovo trigger che se messo in parallelo, comanda dall'uscita Sync ausiliaria la funzione HSS. Avrei preferito non scrivessero sul manuale "funzione HSS" illudendomi così un pò della presenza di questa feature, ma hanno comunque trovato una soluzione per chi ritiene questa funzione importante.

Una immagine che mostra la versatilità di applicazione sul set
Ad onore del vero c'è da dire che possessori di Nikon scrivono che con i loro sistemi funzioni ed anche alcuni con Canon, ma come sempre riporto le mie dirette considerazioni ed infine il venditore è completamente aggiornato, onesto ed obiettivo sul consigliarvi il prodotto che fa per voi. Altro punto a favore di chi acquista in Italia e parla la tua lingua!

Il comodo ricevitore USB


[8Diffusione nei box e dinamica di luce]
Ma continuiamo con le cose positive, la diffusione all'interno dei box era quanto mi aspettavo. Molto ma molto simile come dinamica di luce a quella fornita dalle architetture di luce delle monotorce; la prova con esposimetro sulla superficie di diffusione parla chiaro, non vi sono degli hotspot e carica bene di luce anche sulle zone laterali. Aggiungiamo che finalmente abbiamo qualcosa di portatile che davvero ha senso inserire nel beauty dish (nel quale da tempo mi rifiuto di inserire gli speedlite, che a mio avviso annullano il senso costruttivo di un BD) ed il gioco è fatto! Ho riempito un bank 160 x 90 ma non escludo la possibilità si possa arrivare, con il modello superiore di potenza, a risultati ancora migliori.

[9 Durata delle batterie e tempi di ricarica]
Ecco un'altro tra i migliori punti di forza del reporter. Unita alla sua leggerezza la batteria da 4,5Ah offre a piena potenza dei tempi di ricarica accettabili, anche usato in modalità continua ha una autonomia elevata prima di entrare in modalità anti-surriscaldamento e ciliegina sulla torta, per le mie esigenze, sono riuscito a fare tre set lavorativi durati una giornata intera , con uso intenso del Reporter ed avere ancora 2 tacche su 4 di batteria! Si, abbiamo in mano decisamente un gioiellino che rivoluzionerà l'ampiezza di possibilità portatili per uno strobista.

[10 Walimex , Godox ... ?]
Mi state chiedendo in parecchi se è lo stesso prodotto. Per come tira l'aria dall'oriente secondo me, è praticamente identico, non ho controllato l'elettronica, non ho avuto modo di provare gli altri, ma spassionatamente direi di si, pur costando meno della metà del prezzo. Il Kodak invece è diverso, non usa pacchi batterie esterni e non ha modo di gestire la potenza da remoto... occhio perchè anche se simile trattasi completamente di altro prodotto!

Gelatina e luce di definizione destra


[11 Accessori opzionali acquistati con il prodotto]
Due cenni al volo sui "gadget" che mi sono preso con il Reporter.
In bundle con la confezione arriva il pacco batterie, il cavo con la sua comoda cinghietta, una campana diffusore che serve anche da porta gelatine, con due diffusori opachi compresi.

Gelatine e Grid: vengono vendute insieme , blu rossa verde ed appunto il grid. Non sto a spendere parole sull'uso dei gel, che adoro, dico solo che si montano velocemente, hanno una temperatura di luce soddisfacente e li ho trovati divertenti ed utili, li vedrete usati in alcuni dei miei set.

Il Grid: wow! Selettivo, veloce da montare, solido... ecco, se posso dare un consiglio, che vi piaccia o meno il kit con gelatine, vale la pena anche solo per il grid, che rende la luce selettiva se volete degli spot concentrati. Essendo il reporter un prodotto di utilizzo prettamente portatile, spesso occorre che l'assistente punti in modo dinamico la luce solo in un punto, questo è l'accessorio adatto!

Il kit porta ombrello: spiace non sia incluso nella confezione, a dire il vero, perchè lo ritengo essenziale per uno strobista, va preso, insieme a lui anche la parabola con il foro, come già detto si monta l'ombrello che preferite. Se volete prendere il suo è leggermente più portatile (ripiegabile) di uno classico. Per lo strobista viaggiatore magari fa piacere, io lo uso con i classici ombrelli che già possiedo e va benone.

Cavetto doppia alimentazione: è un gadget simpatico, indicato a chi scatta per lavoro, dove i tempi sono sempre tirati, attingendo da entrambi i pacchi batteria e raddoppiando la corrente dimezza i tempi di carica.

Cavetto uscita USB a 5Volt : non serve di certo descriverlo, mi piace l'idea che esista, se vi serve lo sapete voi,  di certo una idea versatile per chi ha diversi apparecchi e necessita magari un pò di corrente per il cellulare od altro.

Ricevitore radio Genesis: l'ho lasciato per ultimo perchè è il più importante, per chi desidera controllarlo da remoto va acquisato (spero di non avere nessuno tra i lettori che usa ancora il cavetto...) , adoro questo ricevitore! Piccolo, compatto, con attacco usb direttamente a bordo flash e ... magia: prende l'alimentazione autonomamente direttamente dal flash! Se non ce l'avete,  ditemi un solo motivo per il quale non valga la pena prenderlo...



[12 Versatilità]

Il basso tempo di set-up, la trasportabilità, la possibilità di abbinarlo (con adattatore bowens, non incluso) a qualsiasi modificatore di fascia alta, non ultimo, grazie al peso ridotto i vantaggi di poter sbracciare (con un boom stand o giraffa per esempio) con poco contrappeso, la possibilità di "appenderlo" un pò ovunque, tant'è che la batteria esce già di serie con attacco cintura per far capire quanto sia leggero, lo rende al 100% versatile. Comodamente potrei affermare che trattasi della luce più versatile ad oggi nel mio gear lampista.


[13 Conclusioni]

Spero dall'entusiasmo con il quale scrivo si possano intendere anche prima di crearne il capitoletto apposito! Il solo dettaglio contrario è il dichiarato HSS un pò fumoso, ma come già detto la soluzione per chi ha necessità di questa feature è stata trovata, quindi se amate la fotografia sportiva ed il congelamento ad alte velocità, basta chiedere al venditore quale è il supporto adatto. (Non scrivetemi per chiederlo a me, vi prego, non posseggo ancora il trigger HSS e se comprate all'estero non credo vi diano questo supporto, quindi amici... comprate come faccio io in Italia, l'assistenza serve a questo!) .


Durante uno dei miei corsi di fotografia


Ad oggi ho realizzato 4 corsi di gestione luce strobist  con questo prodotto ed il 75% dei partecipanti ne ha già acquistato uno...

La vera conclusione è che se sei malato di lampismo acuto come me ed insieme vuoi un compromesso di praticità e potenza di questo apparecchietto non potrai farne senza, te lo porti sui set in location, così come ai wedding per la sua rapidità di intervento, te lo porti in set elaborati dove piazzi il softbox adatto e te lo puoi portare anche nudo o con un veloce ombrellino dove non hai tempo di lampizzare a dovere. Ovunque tu vada stiamo parlando di un "must have" lampista a prezzo decisamente accattivante!


Link correlati: Recensione Phottix Easy-Up dove ho utilizzato il Genesis Reporter 180




giovedì 11 dicembre 2014

Phottix Easy UP Recensione

Rieccomi in pista con un prodotto che credo mi rivoluzionerà il modo di fotografare quando voglio viaggiare leggero e creare un setup veloce.

Questa volta, per cambiare un po', cercherò di essere più sintentico, dividendo la review in mini-capitoli, per una comodità di lettura, seguendo una sintassi logica di chi acquista.

[1 Rapporti con il venditore]

Ci tengo a creare un mini-capitolo a se' perchè solitamente è la prima cosa che si fa ed è anche una delle prime cose che mi chiedete. Dopo una ricerca sui diversi posti di vendita, sceglo Filippo Sarti come venditore, ho già acquistato da lui, lo chiamo, parliamo un po' del prodotto, vedo che non ha problemi a dedicarmi del tempo e spiegarmi cosa ne pensa in merito. Gli spiego che ho urgenza di provarlo per un lavoro e mi spedisce la merce la mattina del giorno dopo. Come sempre è un piacere fare affari con lui, prima parte soddisfacente.  Un giorno solo ed eccolo arrivato, considerando che spedisce dalla Sardegna, questo fa onore alla scelta del corriere che ha lavorato egregiamente! (chiederò lui per rendere ricca la recensione chi utilizza)



Link al negozio del venditoreSarti Fotografia & Accessori ( eBay )


[2 Disimballo del prodotto]

Il prodotto si presenta bene imballato, all'interno della confezione trovo: l'ombrello softbox rettangolare, la membrana di diffusione, il grid (griglia) installabile a velcro ed anche, sorpresa perchè non me ne ero accorto al momento dell'ordine, anche uno sweavel (supporto tra flash ed ombrello, snodabile) ! Non posso che essere contento di questo regalo. Tra l'altro apro internet e vedo che non tutti i venditori hanno lo sweavel al loro interno ma il prezzo di mercato è pressochè simile. Altro passo soddisfacente e punti al venditore!



[3 Prime impressioni]

Nel momento in cui sto scrivendo questa parte di recensione non ho ancora provato il prodotto, ne sto solo testando le qualità costruttive e lo paragono involontariamente con un Westcott Apollo che ho usato di recente su di un set. Devo dire che il Phottix, pur costando 1/3 del Westcott, così "a tatto" non sembra peccare in materiali, ma aspettiamo di provarlo su campo per esserne sicuri. Di certo la velocità di montaggio è la stessa del Westcott e rapidissima: uno dei principali motivi per i quali ho scelto questo prodotto. Trasportabilità e velocità di montaggio.
Griglia e diffusore le proverò su campo, invece lo sweavel (strumento che serve per montare sia il flash che fare da supporto tra stativo e softbox) , il primo della Phottix che possiedo, sembra decisamente solido. Ma anche qui deve passare il test del peso dei miei strumenti. Prime impressioni sono più che positive.



[4 Tempi di montaggio]
Ok, non potevo resistere dal fare una prova empirica prima del set, la trasportabilità è lampante ma volevo quantificare il tempo di montaggio compreso: apertura ombrello + inserimento sweavel su stativo, serraggio e posizionamento + montaggio diffusore + montaggio grid: 87secondi! ... ma sono certo che impegnandosi il tempo si abbasserebbe anche, è la mia prima volta :-) . Scherzi a parte è un record, pensare che in meno di un minuto e mezzo sono operativo con un bank mi gratifica e non poco!

[ 5 Il primo set]
Ci siamo! Qui la parole stanno a zero, Easy Up bello sei bello, ma devi anche darmi il risultato, quindi ti porto con me su di un set e ti sfrutto con uno speedlight tanto per iniziare, sei nato per quello no? Quindi eventuali accessori magici li riserviamo per un secondo step, per ora accontentati di uno Speedlite 430 EX II Canon e dimostrami quello che sai fare!

[6 Dopo il primo set con il 430EXII]
Bene, sono proprio felice di avere scoperto un accessorio che unisce la portabilità ed il set-up immediato ad un risultato eccellente. Il tempo di montaggio "on stage" è praticamente lo stesso di quello verificato su banco. Qui si nota il primo dettaglio limitante, ma è davvero poca roba, ovvero lo sweavel interno con il 430 montato permette una inclinazione minima del bank, vista l'altezza interna che occupa; per ottenere una inclinazione più pronunciata dovrò studiare una alternativa.

A parte questo piccolo dettaglio iniziamo con una fila di lati positivi, che vorrei elencare per ordine:
  • come già detto, il favoloso tempo di setup
  • la trasportabilità , si richiude ed occupa davvero poco spazio
  • la qualità della luce, il modo che ha di diffondere all'interno del bank, calcolando la sorgente così limitata e solitamente inadatta al bank, è eccellente
  • la diffusione omogenea della luce su tutta la superficie in uscita, provata con esposimetro, non presenta particolari hotspot
  • il punto di cui sopra permette quindi una valida gestione con l'applicazione del grid (griglia) , che amo particolarmente quando lavoro con i box
  • è fondamentale abbinare a questo prodotto un trigger con il controllo della potenza da remoto, in quanto modificare la potenza del flash internamente al box risulterebbe scomodo
[7 Il secondo set: abbinato ad un flash "barebulb" , a bulbo nudo, Genesis Reporter]
Dopo la totale soddisfazione data dal primo set, mi accingo a sviluppare il secondo; per ovviare al problema di inclinazione descritto prima, avevo già portato con me uno stand a giraffa, che ho pensato necessario per bilanciare il peso del Reporter. Qui due sorprese, la prima consiste nel fatto che basta davvero poco peso per controbilanciare il Reporter e sbracciare di molto, due che così facendo, grazie anche alla estrema leggerezza dell' Easy-Up  riesco a gestire con comodità sia la posizione che l'inclinazione. Quindi direi che siamo al top, ora posso metterlo davvero come voglio! 




[8 Dopo il secondo set: Easy Up abbinato a Genesis Reporter barebulb]

Anche se i bank sono studiati solitamente appositamente per il barebulb qui il divario a mio avviso non è degno di nota, il che è una cosa buona. Mentre il Reporter fa molta differenza con un box qualsiasi, qui anche con un semplice flash speedlite si ottiene un risultato eccellente. La prova empirica con l'esposimetro non poteva mancare ma le differenze di potenza luminosa sul pannello diffusore sono praticamente nulle!

Se ne può evincere quindi che, al di la del discorso potenza, dove ognuno conosce le proprie esigenze, in termini di diffusione luminosa i due set sono molto simili. La coppia di un flash barebulb con questo box è comunque consigliata, in termini di leggerezza di trasporto e di sbraccio, così come uno stativo "a giraffa" che è risultato molto comodo al fine di gestire la direzione del canale di luce come lo desideravo.

[9 Conclusioni]
Questo prodotto in termini di qualità luminosa, di comodità di trasporto ma soprattutto la sua brillante architettura di convogliamento nella dinamica di luce e non ultimo di prezzo rappresenta una vera innovazione nel campo lampista, permette di ottenere validi risultati anche con poco tempo a disposizione e grazie alla versatilità di averlo sempre nel kit da viaggio come accessorio da abbinare ad un semplice flash speedlite. La sua grandezza 90 x 60, anche se non nascce per una figura intera, permette una copertura di gran parte del soggetto e con una gestione creativa della luce può tranquillamente sopperire alla mancanza di quella parte non illuminata. Il "fall-off" di luce (picco di caduta illuminazione),  se ben gestito, può essere una strategia per sottolineare maggiormente parti interpretative del soggetto... ma per questo argomento vi lascio il piacere di scoprire i miei corsi dal vivo :-)

Phottix Easy Up passa a pieni voti il test su campo!

 Nota: le foto utilizzate tratte dai set recano la scritta "provino"in quanto sono foto prelevate allo scatto, assenti da qualsiasi post produzione successiva alla sessione fotografica.

Link correlati: potrebbe interessarti la Recensione del Genesis Reporter 180 utilizzato insieme al Phottix Easy UP 



giovedì 16 gennaio 2014

Io? Lavoro Gratis!

A seguito delle continue proposte di lavoro "no budget" mi sono deciso:
voglio lavorare gratis!


Si. Non tentate di dissuadermi. Sono deciso!

Bhè dai, se non c'è modo di essere pagato, piuttosto che stare a casa a girarsi i pollici, ne vale la pena no? Almeno si fa esperienza, quella non è mai abbastanza, poi ci si fa immagine, quella serve sempre, quindi rimbocchiamoci le maniche e partiamo, senza quantificare il nostro lavoro!

A titolo di esempio vorrei proporre qualche servizio, dando però un valore a quello che
regalo...

Negli ultimi cinque anni ho partecipato a corsi (che ho pagato)  poi ho letto libri (che ho comprato) , investendo del tempo, inoltre, per mettere in pratica su campo.


Ma che valore ha, in soldoni, questo mio impegno? Proviamo a quantificarlo... 
Togliendo i costi che ho sostenuto, quantificando anche solo le ore. 

Ho dedicato alla fotografia una media di due ore al giorno, per tutti i giorni (in realtà di più, ma stiamo bassi), abbiamo detto solo gli ultimi 5 anni, moltiplichiamo per la cifra oraria che si fa pagare un lavoratore nella media, chessò, un giardiniere (uno onesto!) : 20€/h.

5 x 365 x 20 x 2 = 73.000 euro


Questo è il valore monetizzato del mio tempo investito per imparare e migliorare. Perchè doverlo far pagare, l'ho fatto per me no? Il fatto che sia capace di fare quello che faccio è, ovviamente, una conseguenza no? 



Si aggiunge un pò di stile personale, estro artistico, esperienza,
vorremmo mica farci pagare questo su! Ma si dai ci sta! Perchè chiedere soldi? ...esperienza... immagine...

Ok, lo confermo e lo prometto: lavorerò gratis! 


ALMENO PERO' ... PAGATEMI LE SPESE VIVE


Come ad ogni buon amico cuoco che, invitato a casa nostra, ci fa la cortesia di cucinare gratis... è buona educazione comprare almeno ingredienti e pentole no?

E qui prego di mettersi seduti comodi, perchè spiego bene quali siano questi ingredienti...

LA FOTOCAMERA 

Mediamente quando scatto uso macchine professionali per garantire la validità del servizio, almeno due corpi macchina, perchè io posso anche tornare a rifare il lavoro (vengo gratis!) in caso di inconveniente, ma chi mi chiama avrà i suoi impegni, mica potrà perdere tempo (il tempo è denaro loro mi dicono!) , quindi con due corpi sono tranquillo. Il costo di un dispositivo, anche se si è acquistato, si calcola comunque al pari del costo del noleggio, quindi... 50 + 50 : 100 euro di noleggio al giorno.

LE LENTI

Poi un parco lenti. Ad oggi si sa, la qualità è necessaria, quindi parliamo di lenti professionali, prendiamone di adatte a quel tipo di lavoro, almeno due per ogni corpo macchina, specifiche e di buona qualità. 100 + 100 : 200 euro noleggio lenti .

LE LUCI 

Sovente scatto con luce artificiale che accompagna la luce naturale, così da garantire che il servizio sia davvero professionale, così da non trovarci imprevisti causa situazione di luce non adatta. Ricordi? Se mi chiami non hai tempo da perdere, ti prendi un giorno di impegno, mica devono diventare due, lo dico per te. Non vorrei farti perdere tempo. Meglio avere luce artificiale quindi, modificatori di luce e quanto serve per il servizio, fidati fanno la differenza.

Costo noleggio luci, almeno tre, costo noleggio modificatori, almeno uno per luce dura ed uno per luce mordbida per luce, quindi sei... facciamo che per 400 euro troviamo tutto. E' poco lo so per una strumentazione di luce di gran valore, ma tu saprai consigliarmi un noleggiatore onesto e spenderemo solo questa cifra, ci conto!

ASSISTENTE LUCI? NoNoNo!

Ci vorrebbe un assistente luci, ma tocca pagarlo, e tu non lo vuoi pagare vero. Come? No, tuo
cugino o tua sorella non sono una scelta conveniente, toccherebbe fargli fare dei corsi perchè non sanno fare gli assitenti luci quindi meglio evitare, dai mi arrangio da solo, ci metteremo più tempo, ma tanto quello mica lo paghi, ricordi?



Bene, abbiamo quasi finito, rimangono ancora alcuni dettagli, no, non ti voglio quantificare le spese del mio commercialista che dovrei ammortizzare, quelle è chiaro che me le smazzo io.

SPOSTAMENTI, CIBO e...
Però in qualche modo devo venire sul luogo dell'appuntamento, quindi conta il noleggio dell'auto, oppure dai mi vieni a prendere tu, così paghi solo il carburante e limitiamo ancora più le spese. Mi stavo quasi dimenticando, dobbiamo mangiare e ci siamo dimenticati le schede di memoria, però aspetta facciamo che hai una auto a GPL così risparmi , cifra tonda 50 euro via...(lo so che è poco per tutto questo, ma ricordi? confido in te e nei tuoi fornitori!)


POST PRODUZIONE

Stiamo parlando di foto professionali ricorda, altrimenti avresti chiamato tuo cugino con l'iPad o sua figlia con il Galaxy, quindi per un valido risultato: dobbiamo post produrre!
Noooo easy Neo! Non quantifichiamo le capacità di usare i software, quelle come sempre te le  omaggio! (avevi preso uno spavento, confessa)  E che fortuna, mica devi spendere migliaia di euro per il soft,  adesso lo noleggiano ,solo per un mesetto, il tempo che ci basta, con un 35 euro siamo a posto, abbiamo risparmiato!


FACCIAMO UN RIASSUNTO, DELLE SOLE SPESE "VIVE" 


  • Corpi macchina : 100 euro
  • Lenti per fotocamera: 200 euro
  • Luci e modificatori: 400 euro
  • Cibo, benza e schede : 50 euro (oh la macchina la metti tu, te lo ricordi vero?)
  • Noleggio programmi post produzione: 35 euro



  • Totale 785 euro, arrotondiamo a 800 EURO

Perchè di sicuro ci siamo dimenticati qualcosa e gli imprevisti ci sono sempre....(vuoi non pagare i biglietti del parcheggio? delle bottiglie d'acqua per il set? qualche telefonata per organizzare lo shooting...)


Costicchia vero?  Ma facciamo così, ti voglio ancora venire incontro, voglio esagerare! La metà della cifra per il tuo servizio... la pago io. Si hai capito bene!

In conclusione, vengo a lavorare gratis, pur avendo una discreta esperienza e capacità su quello che faccio, e ti pago anche metà delle tue spese, ti rimane da pagare solo 400 euro per un servizio...


MA ORA TI FACCIO RIDERE DAVVERO...


Non parlo di te, che apprezzi questo mio REGALO, ma ci sono persone che oltre a non valorizzare la mia capacità, oltre a non pagare il mio tempo, pretendono anche che mi paghi da solo tutte queste spese.

Pensa che STRONZI! ...menomale che tu apprezzi :) 

NB : LE FOTO CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO SONO STATE TUTTE REGOLARMENTE PAGATE DA CHI LE HA COMMISSIONATE, SONO PUBBLICATE UNICAMENTE A TITOLO ESEMPLIFICATIVO DEL MIO LAVORO ED IN NESSUN MODO LE PERSONE RITRATTE SONO COINVOLTE NEL MESSAGGIO DI QUESTO ARTICOLO


sabato 26 ottobre 2013

Trigger Genesis & Quantuum Move

Un piccolo articolo per segnalarvi questo prodotto che mi è arrivato ieri e trovo molto interessante.

Si tratta dei trigger Genesis (trasmettitori  radio che permettono lo scatto in syncro wireless tra fotocamera e flash) , completamente compatibili con una nuova generazione di flash della marca Quantuum, i "MOVE".

Le Torce da Studio "MOVE" escono con la possibilità di attaccare via usb il ricevitore (ed alcuni rivenditori offrono il pacchetto torcia + receiver in omaggio) . Molto semplice, alimentato direttamente dalla torcia, il ricevitore si integra perfettamente con il flash.

Non starò a farvi un'analisi tecnica approfondita, ma vi dirò semplicemente le cose che mi hanno colpito di questo "combo".

Hanno la possibilità di gestire diversi gruppi luce, più di quanti ne servano in studio, decisamente. Inoltre come vedete da foto, ho collegato il Genesis in "through" al mio Yongnuo, così da poter gestire i piccoli flash con i miei YN622C (regolandone la potenza) ed i flash da studio "Move" sempre... regolandone la potenza da remoto!




Già, la cosa interessante del TX Genesis è che si può, a bordo del trasmettitore, regolare la potenza della torcia flash e non solo, si decide anche se accendere o spegnere la luce pilota ed il beep!

Questo sistema è interessante in quanto permette di non spostarsi dalla posizione di scatto e raggiungere regolazione di torce poste in punti scomodi, come ad esempio un beauty dish quando si trova in alto, su stativi alti o su rail!


 
Qui un piccolo video che ne attesta il funzionamento , semplice da settare,  possibilità di lavorare sia direttamente dalla fotocamera sia integrabile con sistemi di trigger che hanno il contatto a caldo "passante" ed un kit decisamente economico.

La torcia Move 300 , anche se entry level, si dimostra robusta ed essenziale, con il nuovo "cap" che protegge la lampada durante le fasi di montaggio dei modificatori di luce.

In conclusione per ora, i primi test, sono soddisfatto. Se ci saranno problemi o nuove scoperte aggiornerò il blog.

Ovviamente in questo campo ci sono diversi brand di diverse fasce di prezzo, ma ottenere con una spesa di meno di 250€ torce ben funzionanti con comandi radio che regolano la potenza da remoto, credo apra le porte ad un maggior livello creativo per tutti.

Buoni Lampi!

Note sull'acquisto:
I prodotti Quantuum li prendo da venditore italiano da "drolly" Merlina su eBay. Arrivano in un giorno, non ho sorprese doganali, mi controlla la merce prima di spedirmela, me la cambia se ha problemi. Esperienza diretta. Non chiedetemi "ma è meglio se acquisto all'estero" perchè, pur acquistando anche io alle volte all'estero per prodotti di consumo, queste cose che devono funzionare e sulle quali devo avere assistenza, per la differenza di prezzo, le prendo in Italia. 






martedì 3 settembre 2013

I 10 Consigli Utili per Scegliere un Corso di Fotografia

Mi sono deciso a scrivere questo prontuario a seguito delle svariate domande in privato in merito a quale fosse la via didattica più adatta e siccome la risposta è così soggettiva che in definitiva può darsela solo la persona che se lo sta chiedendo, penso sia utile dare uno strumento che ognuno può personalizzare a seconda delle proprie esigenze.
Scatto (e mano) di Isabella Dealessandri dal Workshop in Rocca (Alessandra)

Divido le persone che mi pongono le domande in due macro categorie:
  • quelli che vogliono una risposta veloce
  • quelli che vogliono invece una risposta approfondita
Ed è per questo motivo che ho deciso di stendere  I 10 Consigli Utili per Scegliere un Corso di Fotografia con una parte essenziale e di lettura veloce (adatta a chi vuole avere subito il prontuario per poter scegliere) ed allo stesso punto troverete un approfondimento, per chi, dopo la prima risposta, è solito chiedermi di più.

Sperando così di accontentare tutti, senza indugio, passiamo alla pratica






  1. Il primo consiglio, sembrerà banale, è quello di scegliere il corso in funzione
    Workshop nella Tenuta (VA) - (Ria E.)
    del "proprio attuale livello più uno step" , ovvero quello che sappiamo essere il nostro attuale livello     fotografico, aumentato di quel poco che ci permette di crescere e stimolarci ad apprendere.

    Approfondimento: può sembrare difficile stabilire quale sia il "nostro livello" ma in realtà è molto semplice, basta mandare una mail a chi organizza il corso e chiedere semplicemente quale sia il "know-how" di base per potervi partecipare, la risposta sarà il più chiaro possibile ed avrà un elenco di nozioni, come ad esempio "messa a fuoco manuale" oppure "regolazione manuale tempi e diaframmi" ed in funzione di queste qualità descritte dallo Staff sapremo se è in linea con il nostro sapere. Possiamo inoltre, dalle stesse informazioni, capire se i concetti trattati sono quelli del nostro prossimo "target" , obbiettivo fotografico, che ci siamo posti (ricordate il "nostro livello + 1 step" ? ecco di cosa parlavo) .
  2. Il secondo suggerimento è ottenere informazioni su chi tiene il corso, lo si può facilmente capire dal livello di foto che ottiene. Chiediamo quindi di avere dei riscontri, dei siti che contengano le pubblicazioni ed il portfolio del docente che terrà il corso.
    Scatto Strobist in Fiume - Prov. Varese (Trish)



    Approfondimento
    : attualmente fare corsi è diventato un business e ci si sono buttati in molti, spesso si leggono nomi sconosciuti di docenti (sconosciuti anche al web, perché digitando il loro nome non si trovano foto degne di un master e tante volte nemmeno se ne trovano ... proprio!) ; è pertanto importante documentarsi sulle foto realizzate, che sono la miglior garanzia di capacità fotografica, di chi tiene il corso. Un sito in cui ci siano le foto, meglio se a tema con la tecnica che andrà ad insegnare, possono essere una valida credenziale per rassicurare chi partecipa che stia investendo bene il suo tempo e danaro.


  3. Il terzo consiglio è una valutazione ancora più personale, occorre infatti
    Workshop "Nude on Billiard" . Arona
    considerare se il genere fotografico, tema della didattica di quel Corso, è davvero di nostro interesse e se può fare al caso nostro

    Approfondimento
    : anche questa sembra una riflessione banale, ma la risposta nasce da una serie di domande dove alcuni potenziali allievi mi chiedevano informazioni in merito a corsi non così adatti a loro ed al percorso fotografico che si sarebbero aspettati. Un esempio chiarificatore in tal senso può essere  chiedersi se un corso di composizione paesaggistica può gettare le basi della composizione nella fotografia ritrattista. Anche se la risposta è scontata, non è così scontato che ci si soffermi su questo dettaglio, perché spesso i corsi vengono esposti e venduti abilmente con un generico "regole di composizione" . Siate voi a chiedere maggiori informazioni, specifiche per quello che state cercando.

  4. Il quarto avviso è valutare la capacità del docente nel trasmettere i concetti. Sondare la passione che chi insegna ci mette, verificando, se possibile, i feedback di chi ha già partecipato ai suoi corsi.
    Video . Workshop Strobist in Rocca (Luca Paglialonga) 


    Approfondimento: il fatto che un fotografo sia un buon fotografo non decreta, di per se', la sua capacità di trasmettere i concetti, con chiarezza, passione e dovizia di attenzione a chi ha di fronte. Ogni allievo ha le sue esigenze e la capacità di modulare la spiegazione da parte di chi presiede il corso, in funzione del tipo di pubblico, è una delle caratteristiche chiave di un buon insegnamento. Ho scritto anche di chiedere info sui feedback, giudizi, di chi ha partecipato ai corsi già effettuati da questo docente (dando chiaramente per scontato l'importante fattore che abbia già tenuti dei corsi)  magari anche su altri temi, ma cercate questo tipo di riscontro. Se i corsi precedenti sono in linea con quello che vorreste scegliere voi, tanto meglio. Per esempio, spesso mi chiedono consigli su fotografia naturalistica o su fotografia sportiva, non è il mio settore e rispondo che sarebbe meglio rivolgersi ad altri fotografi. Così come un esperto fotografo nel campo natura o paesaggio, potrebbe risultare meno preparato nella  ritrattistica. Un fotografo, benché svolga questa professione da tempo, quasi mai è un tuttologo e se ne intende alla grande di ogni branca della fotografia, tenetelo presente.
  5. Il quinto consiglio è misurare la vicinanza tra chi insegna e chi apprende. Dove il concetto di distanza non è quello geografico ma più strettamente personale, ovvero: sinceratevi che anche nel dopo workshop possano rimanere saldi rapporti professionali e personali.

    Approfondimento: forse questo è un mio pensiero personale, perché sono tanti i
    Schema Luci Post Workshop - (Ria E.)
    workshop dove una volta terminata la sessione "chi s'è visto s'è visto" , ma l'esperienza mi ha insegnato che nella giornata di workshop si "apprende" e si "prova" , spesso non è così immediato il risultato di quello che si è appreso. La vera prova del nove, per capire se ci siamo impadroniti del concetto correttamente, è a casa nostra, quando siamo rimasti soli, forse anche in un ambiente più personale e tranquillo, con il tempo che abbiamo a disposizione e la completa gestione della foto che viene demandata completamente a noi ed alla nostra capacità. Avere quindi un minimo di connessione tra chi ci ha passato questo concetto, nel momento in cui lo applichiamo, è di fondamentale importanza. Con questo non voglio dire che che compreso nel biglietto ci debba essere un "help-desk" continuo ed illimitato, ma spesso basta un piccolo consiglio per risolvere quello che ci sembra un grande problema, solamente perché è la prima volta che lo stiamo affrontando.
  6. Il sesto parametro è di carattere più istintivo ma ugualmente importante: l'emozione. Usate questo parametro fondamentale come motivazione per la partecipazione, è una caratteristica che non deve mancare all'atto dell'iscrizione!

    Workshop al Fotografica 2009 - Canon Milano - (Annu) 


    Approfondimento: sembrerà strano ma quello che muove le nostre scelte "giuste"   è dato ancora da qualcosa di ancestrale, senza scendere in una analisi più approfondita sui motivi, vi posso dire per esperienza che le persone più entusiaste  all'atto dell'iscrizione sono state poi anche quelle più motivate durante i corsi. Essere emozionati da quello che si vive porta a credere maggiormente in quello che si sta compiendo, spesso questa è LA caratteristica che permette un apprendimento più efficace e soprattutto divertente. Tenete quindi in grande considerazione le vostre "sensazioni" ed il vostro entusiasmo quando state per valutare un corso piuttosto che un altro.


    Yongnuo YN622C Full Manual Trigger - (courtesy: FlashHavoc)

  7. Il settimo suggerimento sarà cercare di capire quale sono gli strumenti che utilizzerete. Quale tipo di attrezzatura deve già essere in vostro possesso e quale invece potrete e dovrete utilizzare durante il corso.

    Approfondimento: questo tipo di indagine è mirata a diverse finalità, prima tra tutti sapere se siete in possesso degli strumenti necessari o, in alternativa, se vi verranno noleggiati / offerti dall'organizzazione. In secondo luogo, questa la parte più interessante, se avete in mente un acquisto futuro di strumentazione e la stessa sarà presente al corso, potrete utilizzarla prima di investire danaro nell'acquisto, magari  ottenere anche consigli sugli acquisti stessi e, non ultimo,  ragionare sul potenziale acquisto che potrà servire per seguire quel tipo di percorso fotografico. Un corso di fotografia subacquea per esempio prevede spese di scafandro e strumentazione che può raggiungere cifre importanti, non tutti sanno invece che per una buona luce in ritrattistica si può iniziare ad ottenere validi risultati con un kit economico o, banalmente, anche un pannello riflettente. Nella gestione economica della nostra fotografia questo fattore può risultare un peso di importanza nella scelta dello stile da intraprendere.




  8. L'ottavo consiglio prevede una informazione più approfondita e consiste nel sapere se le persone coinvolte attivamente siano in linea con le aspettative del corso. Se è vero che ogni elemento contribuisce in maniera attiva, così come il docente, ogni figura deve avere il suo perché.
    Partecipanti , Organizzatori, Assistenti & Modella di un nostro Workshop.

    Approfondimento:
    come detto sopra magari non è sempre facile capire questo dettaglio, ma vi assicuro che fa la differenza. Ogni elemento all'interno di un gruppo  ha un suo ruolo, difficile sia indifferente, di solito in ambito didattico l'allievo recepisce una presenza "positiva" o "negativa" , è quindi importante che dal lato umano-sociale ed anche dal lato tecnico-professionale chi prende parte all'organizzazione e gestione di un evento sia qualificato per ricoprire quel ruolo. Facciamo un esempio semplice, parlerò nuovamente di un settore che conosco semplicemente perché ho maggiore esperienza su campo e so quello che dico. In un corso di ritrattistica la scelta della modella è fondamentale, se si trattasse per esempio di una sessione su ritratto base la scelta della modella cadrebbe su una meno esperta, che dia modo all'allievo di impararne la gestione; se invece si trattasse di un seminario su illuminazione, una modella più ricettiva permetterebbe al master ed ai partecipanti di dedicarsi maggiormente sulla tecnica di luce preoccupandosi quindi meno del soggetto ripreso, che risponderebbe con maggiore semplicità ai comandi di interpretazione.

  9. Il nono punto riguarda il costo ed il conseguente rapporto qualità prezzo. Anche se sembra la scelta più semplice perché dettata in gran parte dalle nostre possibilità, in realtà merita una nota di attenzione particolare ed un approfondimento quasi obbligatorio.

    Approfondimento: spero che anche i più pigri leggano questo approfondimento, perché il costo rappresenta una discriminante durante la scelta che spesso, nella didattica, porta fuori strada. Se è vero che il lato monetario ricopre una certa importanza, è altrettanto vero che ha quindi senso investire nel modo più attento, credete? Vale la pena fare una riflessione ed abituarci a farla sempre: prima valutare la qualità e poi il prezzo. Tutto qui, una regola semplice ma che vale ogni volta. Non è detto
    che spendendo poco si risparmi come può non essere vero che spendendo tanto si abbia un buon livello. Ci sono corsi dove con 30€ si acquista il diritto di fotografare e pubblicare le immagini di una bella modella, dove lei fa quello che vuole, posa bene, tutto è impostato correttamente e servito su un piatto d'argento ma cosa avrete ottenuto? Delle belle foto, ok, ma sarà come averle scaricate da internet, senza la vostra personalità e soprattutto senza avere ricevuto una spiegazione nè tantomeno avere acquisito il vero valore di un workshop: l'autonomia nella replicabilità dei set



  10. La decima regola non è una regola, ma una constatazione. Se sei arrivato/a fin qui, se hai letto la parte "veloce" o quella "approfondita" complimenti, perchè dimostri di essere una
     Pubblicazione su Vogue Cartaceo Italia
    Settembre - Lefotodelmaui.it © 2010
    (Mercedes)
    persona che intende comprendere bene quello che acquista e quindi questa dote,  tu,  ce l'hai già:
    sei una persona con giudizio.


    Questo non vuol dire solamente che possiedi una oculata parsimonia nei tuoi investimenti, ma aver già "investito" il tempo per leggere denota che la didattica di un certo livello fa per te, a maggior ragione vale la pena tu la sappia scegliere il più adatta possibile alle tue esigenze ed aspettative.








  • Buon divertimento nel tuo percorso e ti auguro una brillante personalità fotografica!



    Maui - Lefotodelmaui.it
  • martedì 9 luglio 2013

    Le 10 Regole da conoscere Prima di Criticare una Fotografia

    Le 10 regole da conoscere PRIMA di criticare una fotografia.

    1) E' una critica propositiva?
    La prima domanda da porsi, anche in ordine di importanza, è se il commento critico che si sta muovendo offre dei propositivi migliorativi, una nostra visione personale con un consiglio su come poter migliorare nella tecnica fotografica quel tipo di immagine.
    Un commento negativo fine a se stesso, per esempio, non ha quasi mai senso di esistere.

    2) Preferiresti stravolgere quell'immagine? 
    Se la critica velatamente o apertamente fa capire che avremmo preferito fosse un' altra foto, la critica è inutile per definizione, perchè semplicemente stiamo dicendo che non ci piace e volevamo vedere altro, non stiamo offrendo alcuna idea di miglioramento sul tema. Se osserviamo la foto di un fiore in controluce e suggeriamo di fotografare una pianta con la luce alle spalle entriamo in questa casistica.

    3) Il posto dove stiamo per criticare la foto è un palco adatto a questo fine?


    Ci sono siti appositi dove gli utenti si iscrivono proprio per ricevere critiche costruttive ed
    altri, per citarne uno su tutti Facebook (fatto salvo per alcuni gruppi specifici) dove la fotografia non è il motore portante del tema critica, ma semplicemente gli iscritti condividono le foto per il piacere di farlo e si suppone che chi le osservi lo faccia con la stessa finalità positiva. Muovere un commento critico in tali platee, ancor peggio se negativo, ha lo stesso sapore di criticare un vino che ci viene offerto durante una cena, magari non ci piace, ma basta non berlo.

    4) Soddisfatte le prime tre regole, se siamo davvero intenzionati a muovere una critica, ci
    dovremmo domandare se: abbiamo una buona conoscenza della tecnica utilizzata per creare l'immagine che stiamo per commentare?
    Perchè se è vero che ognuno può esprimere un pensiero di gradimento personale su di una fotografia molti pensano sia  altrettanto vero che per criticare una immagine è necessario  conoscerne gli schemi ed i percorsi di realizzazione. Lo stesso motivo per il quale gli allievi di un corso attendono che siano i loro docenti a correggere i loro compiti o altri allievi già esperti.

    5) Ti sottoponi alla critica con la stessa apertura con cui la poni?
    Questa è una riflessione molto personale, ma secondo me un passaggio di autoanalisi che andrebbe fatto, serve a proprio a farci capire se abbiamo esperienza e capacità nel ricevere ed accettare critiche. Se la risposta è si quasi sicuramente abbiamo anche tatto e padronanza nel porle, se la risposta è no occorrerebbe domandarsi se siamo capaci di porre una critica con il giusto tatto e modo.

    6) Hai mai eseguito e pubblicato immagini della stessa tipologia di quella che intendi criticare?

    E' sempre vero il pensiero che non serve saper essere un musicista per apprezzare la buona musica, come non serve essere uno chef per apprezzare la buona cucina, ma per dare consigli di cucina si, come per correggere costruttivamente un musicista che suona per esempio un'ottava sotto, quindi nella fotografia avere realizzato quello che stiamo per commentare, oltre a conoscerne la tecnica, è motivo di capacità critica, differentemente possiamo solo avere un'idea, del tutto personale, su quello che potrebbe essere per noi un percorso migliore, ma di fatto nulla di certo. Se vogliamo esprimerla è bene usare il solo tempo condizionale, mai l'imperativo.

    7) Consideri il tuo livello e percorso fotografico almeno uguale o più avanzato dell'autore della foto che stai per criticare?
    Anche qui vale la regola di sopra, ma spesso per non incappare in brutte figure e confondere la tecnica usata per imprecisione vale la pena conoscere le regole
    fotografiche, magari anche i motivi creativi che hanno spinto a quel tipo di risultato. Tanto quanto quando si ricevono critiche da chi non la vede come noi vale la pena non immolare tutte le nostre foto in nome dell'arte, altrettanto si pretende che chi ci commenta abbia un aggancio pratico e funzionale alle osservazioni che sta muovendo. E' un equilibrio delicato perchè la linea di confine tra le scelte creative è sottile, ma si percepisce quasi da subito in quale direzione volga la discussione, sta al vostro buon senso quindi guidarla.

    8) Stai per muovere la critica in una bacheca o forum pubblico?
    Spesso nei luoghi virtuali pubblici sembra sia più importante la voglia di competizione che di crescita ed inevitabilmente quelle che potrebbero essere discussioni costruttive si trasformano in arene. Vi regalo un trucco che uso da tempo per il mio miglioramento personale, è un filtro quasi infallibile che permette allo stesso tempo di eliminare la fuffa e conservare le critiche (e le persone!) valide. Provate a spostare la discussione in privato, vedrete subito che chi ha argomenti e voglia di costruire resta, chi ha voglia di distruggere scompare. Semplice ed avete ottenuto il risultato. Se siete dalla parte di chi critica la regola è inversa, se volete sortire i migliori risultati, arrivando anche a critiche più dirette, il canale privato, se il forum prende una brutta piega, è sempre quello più costruttivo e diciamo anche... maturo.

    9) In ultima analisi: conosci la persona che ha pubblicato la foto che vorresti criticare? 
    Se la risposta è si ( ma oserei dire in ogni caso )  poniti la domanda se pensi davvero che quel tipo di critica, per quel tipo di persona, sia adatta al suo miglioramento? Immaginati come potrebbe reagire ad una tua critica e pensa al modo migliore di porla, questo tipo di attenzione è un atteggiamento che si ripaga da solo, stanne certo.
    Risponditi in modo sincero a
    questa domanda, perchè se anche solo questa risposta è negativa e la critica che stai per muovere pensi non serva al suo miglioramento, non varebbe la pena di scriverla.

    10) Tutte le buone regole sono sempre dieci, allora la decima dovevo metterla per forza :-) , anche se non è una regola, ma una riflessione. Spero vivamente si capisca che il messaggio non è "devi sempre dire che tutte le foto sono belle" , ognuno può conservare i propri pensieri personali sulle immagini che vediamo, possono piacerci o meno, possiamo trovarle belle oppure brutte. Queste regole sono state scritte per chi ha l'abitudine o desidera criticare le immagini di amici, conoscenti o sconosciuti.
    Migliorando il nostro sistema di critica miglioriamo i rapporti con l'autore dell'immagine, il suo modo di porsi a noi, il nostro scambio bilaterale e di conseguenza miglioriamo noi stessi. Pensateci.

    E adesso, se ancora sei dell'idea, buon senso critico!

    domenica 13 gennaio 2013

    Recensione Trigger YONGNUO YN-622C





    Saranno finalmente arrivati i trigger che mettono pace nel mondo lampista? Eccomi al test ed alla recensione dei "Peacemaker" tra i dispositivi di controllo flash: YONGNUO YN-622C.



    Escono ad un valido rapporto qualità prezzo, si contestualizzano in una fetta di mercato ormai zeppa di trigger di ogni marca e modello, alcuni di loro con caratteristiche simili, ma questo sembra essere uno tra i pochi a promettere : sincronizzazione con supporto ETTL II , controllo manuale, scatto ad alta velocità HSS, oltre che una distanza di tramsissione di 100mt.

    Se tutto funziona contenti gli utenti Canon, per i quali il trigger è ad oggi, gennaio 2013, l'unico brand per il quale la casa nipponica Y. li ha messi a disposizione.

    Li ho acquistati in Italia e mi sono arrivati in un due giorni, disimballo il prodotto e comincio a prenderci un pò di confidenza, le prime impressioni:

    • sono più grandi come volume rispetto agli altri che possiedo e che ho testato, ma non rappresenta un problema, in quanto vanno utilizzati o sul flash, che non è più piccolo di loro o sulla fotocamera, idem
    • mi aspettavo fossero compatibili con le pile ministilo (AAA) invece richiedono le stilo (AA) e questo già mi gratifica molto, perchè le stilo sono le pile che maggiormente possiedo, in quanto le stesse che uso nei flash speedlite e quindi questa cross-compatibility che mi permette di usare un solo gruppo di caricabatterie, ma soprattutto di avere con me sui set delle pile che posso interscambiare tra diversi dispositivi è una caratteristica molto favorevole e che potrebbe salvarmi in situazioni difficili, contando anche la generosa capienza degli ultimi modelli intorno ai 3.000mAh ognuna
    • la dotazione di serie è composta dal solo trigger, non mi aspettavo magari la batteria ma accuso la mancanza del cavetto sync, che permette l'interfacciamento dei trigger con dispositivi che hanno l'ingresso di comando dello scatto, ad esempio le teste flash da studio o quelle adatte all'uso anche in esterna. E' possibile però acquistarli separatamente e fortunatamente presentano gli stessi attacchi dei cavetti con terminale jack che utilizzavo sugli altri trigger. Sappiate però che se intendete interfacciare teste flash esterne, vanno procurati a parte.

    • altra piacevole sorpresa è scoprire che non v'è un modello trasmittente ed un altro ricevente, ma sono tutti perfettamente identici ed in maniera automatica riconoscono se sono posizionati su un flash e quindi si configurano come riceventi oppure se vengono installati sulla fotocamera e si configurano come trasmittenti, polivalenti ed intelligenti, good. Questo è un grande vantaggio, prendo per esempio la mia precendete configurazione, ovvero due trigger trasmittenti e quattro riceventi, i due tx perchè sicuramente è consigliato portarne uno di backup, i quattro rx calcolati su un utilizzo medio di tre flash assicurati più un quarto aggiuntivo o di backup. In questo modo invece è possibile , con 6 dispositivi, avere 1 trasmettitore e 4 flash utilizzabili e la possibilità di backup da qualsiasi dispositivi di essi nel caso di problemi sul trasmettitore o sul ricevitore, oppure addirittura utilizzare il dispositivo di backup per avere ben 5 dispositivi flash comandabili!
    • libretto di istruzioni solo in inglese, me lo sono letto tutto immediatamente, è molto ben fatto, chiaro e diretto, spiega con semplicità ogni singola funzione ed una comoda sezione di "troubleshooting" (problemi comuni) è riportata a fine libretto. Un punto a favore rispetto ad altri trigger della stessa collocazione di prezzo, con questo opuscolo molto completo e chiaro, per chi non conosce l'inglese diciamo che grazie alle foto a colori inserite, agli schemi che identificano i componenti è molto intuibile comprendere a cosa si riferisca e, nel caso, veloce inserire i termini nel Google translator (se qualcosa non vi è chiaro potete eventualmente chiedermelo in questo articolo)

    PRIMO TEST CASALINGO
    Sicuramente li proverò per bene ed aggiornerò questa recensione ma il desiderio di conoscere il modo di gestione, assicurarmi della perfetta compatibiità è tanto e quindi ci gioco un pò.
    La prima cosa che colpisce di questi performanti giocattolini è la possibilità di gestirli dal menù della fotocamera stessa, wow... è un menù normalmente poco usato, perchè se monto i flash on-camera è più semplice e diretto usare i tastini funzione del flash stesso, quindi credo in pochi, anche se già possessori di flash esterni speedlite, conoscano bene il menù integrato, certo è che gestire tutto dalla fotocamera, anche e finalmente i flash esterni, da un senso di controllo assoluto... manuale e completamente creativo!

    Inserisco le pile nei vani dei trigger, imposto il gruppo A per un Canon Speedlite 430 EX II (flash dato tra i compatibili di livello A, quindi completamente compatibili), per il gruppo B un altro SL 430EXII e per il gruppo C un Metz 48 Af-1 Digital (questo non è originale canon ma rientra tra i compatibili di livello A) , quindi ne monto uno sulla fotocamera, scegliendo per il test la Canon EOS 7D (compatibilità totale, livello A). Ricordo che come da specifiche costruttore è possibile usare anche flash compatibili, come gli stessi di casa Yongnuo decisamente appetibili a livello di prezzo ed alcuni dati come compatibili di livello A, alla pari degli originali Canon.

    ! Montate sempre i dispositivi a fotocamere a dispositivi trigger spenti, anche se "funzionerebbero lo stesso" preferite sempre un inserimento di questo tipo a quello "a caldo", vedrete che i vostri prodotti dureranno di più e presenteranno meno anomalie !

    Accesi, tastino a slitta on-off senza scatto deciso ma con una buona escursione, quindi spero durevole, i tastini di selezione canale non li trovo così piccoli come definiti in altre recensioni di oltreoceano, ma anzi li vedo facilmente utilizzabili, il gruppo di uso è intuibile passando ciclicamente da A,B,C in sequenza, invece per i canali mi trovo a comprendere la corrispondenza numerica perchè, come ho già scritto, sono solito leggermi tutto il libretto di istruzioni ed è spiegato chiaramente quale sequenza/codice di led sia abbinato ai trigger.


    ...dai, se siete arrivati fin qui  a leggere vi meritate di guardare il video e rilassatevi godendo della mia "prima volta" con questo tipo di dispositivi :-)


    VIDEO PRIMA ACCENSIONE

    Una volta acceso il primo trigger , fa qualche lampeggio e poi si spegne il led, va in stand by credo, accendo anche gli altri e così faccio con quello sulla fotocamera. Entro nel menù , vedo che posso scegliere tra TTL / MANUAL e MULTI (supporta anche lo scatto strobo) , mettiamo un attimo da parte il TTL ed il MULTI , impostiamo su manuale. Impostiamo su A:B C , che mi permette di gestire tutti e tre i gruppi, così lascerò l'impostazione da ora in poi, tanto anche se non voglio usare gli altri gruppi, ed utilizzo solo il gruppo A, spengo i flash, ma lascio che dalla fotocamera io possa controllare tutti i dispositivi. Entro nella selezione della potenza dei flash e mi accorgo osservando il display dei flash che il comando viene immediatamente ricevuto, già mentre sto impostando. Mi accorgo che non sempre è così ma nella peggiore ipotesi comunque prima dello scatto i flash collimano la potenza con quanto da me selezionato, reattivi, buona cosa! Vedo che è possibile da menù cambiare il canale (ma solo fino a 3 mentre sui trigger è possibile fino a 7) e posso scegliere il gruppo anche dalla fotocamera, praticamente i trigger non li tocco più, mi piace questa cosa! Sorpresa delle soprese posso modificare anche la parabola del flash fino a 105mm .... ok basta, non desidero approfondire altro di quanto posso impostare, voglio scattare!

    Prima di scattare faccio solo qualche prova per vedere che ad ogni mio comando il flash relativo cambi correttamente la potenza ed anche la parabola, per quest'ultima noto che cambiano tutti e tre i gruppi in modo similare, per ora va bene, anzi già mi sembra qualcosa di bello settarle manualmente, anche se tutte insieme, meglio che in TTL dove non può sapere la distanza di nessuno dei trigger e quindi nemmeno calcolarla.

    La sopresa? La luce assist-af , assistenza autofocus, che proietta una griglia molto chiara sia dal trigger montato sulla fotocamera (essenziale) che, ulteriore sorpresa, anche dai trigger montati sui flash... potrebbe essere un ausilio. Proveremo anche questa per bene sul campo, ma già mi esalta cogliere l'attenzione a questa feature!

    Partiamo al test, prima uno, poi due, poi tre insieme, ambiente di casa molto circoscritto ,distanza tra tx ed rx massima di due metri, una cinquantina di flash e nessun colpo perso, ogni settaggio preso immediatamente e correttamente.

    Prova compatibilità tra flash, reattività, stabilità del sistema in queste condizioni superata a pieni voti. Le impostazioni dal menù wireless sono flash su prima tendina, no hss, manual mode.

    Prova Disturbi Radio ed Interferenze
    Questi dispositivi lavorano su 7 canali alla frequenza dei 2.4ghz, ad oggi molto trafficata, dove abito in molti hanno linee wi-fi che viaggiano proprio su queste frequenze, il motivo per cui ho scartato altri tipi di trigger era proprio per le "partenze non autorizzate" , quindi scatti di flash random comandati non da me ma da disturbi radio, in alcune zone più di altre. Per massimizzare questi disturbi ho attivato diversi apparecchi installando le antenne vicine ai trigger ed ho utilizzato i trigger stessi durante la ricetrasmissione di questi diversi apparecchi operanti alla stessa frequenza dei 2.4ghz. I trigger hanno funzionato perfettamente senza perdere un colpo. Poi ho lasciato i trigger accesi per diverse ore con il lampo puntato verso di me (anche mentre dormivo!) e... non mi sono mai sentito abbagliare.

    Prova egregiamente superata, avrò modo di aggiornare anche in questo caso la recensione con ulteriori esperienze su campo. Per adesso hanno superato di gran lunga i loro pari grado di marche concorrenti.


    PROVA DISTANZA

    Effettuo questa prova in un prato vicino al lago, zona Arona, a pochi passi dal centro abitato e quindi una zona di certo non esente ai segnali di disturbo wi-fi modulati come già detto alla stessa gamma di frequenza dei trigger (provando a fare una ricerca con il telefono ho trovato una decina di reti w_lan) , la giornata si presenta umida ed in particolar modo la zona scelta è vicino ad un torrente che sbocca sul lago, che ne amplifica l'umidità. Insomma stiamo testando i trigger in una reale condizione su campo.

    A questo punto puoi leggere quanto scriverò oppure più semplicemente guardarti il video ed ascoltarlo, per evitare la ripetizione.
     (il video disponibile anche è in full hd, impostalo se vuoi prima della visione)


    Quanto scrivo è un riassunto di quello che ho già spiegato nel video, sostanzialmente i trigger sono dati per 100 metri ma hanno funzionato correttamente fino a 60 metri, in quelle condizioni direi che il risultato non è per nulla male.

    Ovviamente ho posizionato i flash in modo tale da simulare una condizione più realistica possibile (vedi video) dove la posizione dell'antenna non era di certo ottimizzata per la trasmissione nei confronti della postazione del fotografo, "ma questa è la realtà baby!" e non vogliamo fidarci del tecnico che testa tutto su banco in condizioni di propagazioni che sfidano le leggi della fisica di noi umani... noi siamo fotografi ed il campo di battaglia non presenta di certo sempre condizioni ottimali!

    Apro una piccola parentesi, non avendo i trigger un filetto fotografico (piccola pecca) che mi permetta di interfacciarli con la quasi totalità di accessori che di supporto flash/trigger che posseggo, devo studiarmi uno stratagemma, ovvero fissare i flash alle loro basette (fornite con gli speedlite stessi) che posseggono, fortunatamente, dato filetto sulla base, quindi fungono da adattatore tra trigger (attacco a slitta) e supporto / stativo / clamp / gorillapod etc (filetto fotografico = filetto 1/4" Whitworth); piccola mancanza ma subito si trova un economico rimedio, tenente in ogni caso presente nel caso di acquisto.


    Trigger posizionati, flash pronti a scattare, prova da vicino reattiva, comincio le varie prove a distanza, il riassunto è, come già detto, un limite di 60 metri massimi, più che sufficienti per coprire le mie esigenze, qualche colpo mancato del trigger posto con "pancia" verso di me (vedi video) ma decisamente i migliori che ho testato fino ad oggi, con una sopredente media di efficienza.

    Spostandomi rispetto al trigger che non riceveva ha subito ripreso a funzionare, quindi il problemino dei colpi non andati a segno si possono risolvere con lo spostamento dell'inclinazione stessa del ricevitore, rimettendomi in posizione dove non funzionava ho notato che le ultime prove invece sono andate a buon fine, i piccoli loss sono ampiamente perdonati.

    Con il flash posto in posizione scomoda regolavo una ad una le esposizioni e poi potevo fare le regolazioni di fino anche con tutti e tre i flash attivi, senza spostarmi dal punto di inquadratura rischiando di non ritrovarlo (vantaggio 1) senza rischiare di spostare il puntamento dei flash in posizione precaria per modificarne le potenze (vantaggio 2) , anche "solo" per questi due motivi, la regolazione a distanza giustifica questi dispositivi.

    Soddisfatto dal risultato sul campo e sulla distanza e riconferma che il set-up remote in manuale è godimento assicurato per il fotografo lampista!


    TTL

    Non sono amante del TTL, l'ho detto più volte ok... ma l'oggettività finalizzata alla recensione mi impone di fare delle prove, anche se di base li trovo scomodi, sui  rapporti potenza che offre il TTL. Diciamo che arrivavavo, nella prova distanza, a mente chiara sulle potenze da utilizzare. Per chi ha visto il video ho piazzato una luce a destra come key-light, una fill-in a sinistra a circa 1/2 di potenza ed una flashata posteriore di una potenza relativamente bassa.

    Con questo set-up fresco mi è stato veloce calcolare i rapporti per il TTL, dove il primo flash sparava ad EV0, il secondo come rapporto era a 1:2 (la metà della key light) ed il terzo a poco più di -2 stop rispetto al primo. Una volta entrati nella logica il risultato arriva, nel mio caso visto lo studio della luce dal set-up manuale precedente è arrivato già al secondo tentativo, ma non è così difficile anche partendo direttametne dal TTL, se ci si fa un pò la mano. Devo ripetere che io userei comunque già da subito in manuale :-)  ?

    Vantaggi del TTL: ricalcolo della luce in funzione del variare delle condizioni di luce ambientale, velocità di cambio set-up
    Svantaggi del TTL: misurazione dell'esposizione non sempre precisa, meno possibilità creative, la modifica di un canale potrebbe incidere sul valore degli altri

    A voi la scelta! I trigger lo supportano brillantemente e la prova era solo su questa funzione, non certo sul giudicare la tecnologia through-the-lens , ognuno di noi sceglierà quella adatta alle nostre esigenze.


    Aggiungiamo un aggiornamento dato dall'ultimo set svolto, dove necessitavo di comandare diverse teste flash ed ho potuto fare convivere i vecchi trigger Phottix cn questi nuovi! Installando il vecchio trasmettitore sopra il trasmettitore degli Yongnuo infatti il segnale è stato ripetuto correttamente! I vecchi trigger non supportano ovviamente il comando potenza manuale nè il TTL , quindi ho utilizzato questi dispositivi in aggiunta per comandare le teste flash (tipo Quantuum) che hanno il comando residente a bordo apparecchio. Sono riuscito così ad ottenere un set con ben 8 luci comandate a distanza, di cui 5 con potenza regolabile da remoto ed altre due di maggiore potenza regolate direttamente sulla torcia. Se pensate quindi di acquistare questo tipo di trigger non vendete i vostri attuali in quanto risulteranno ancora compatibili per il lamp flash.

    Se invece, sopra il trasmettitore degli YN622C montiamo un altro flash possiamo ottenere un quarto gruppo di potenza comandabile a sè, sia tramite TTL che manualmente, anche combinando il TTL del master con il manuale del wireless... ma andiamo sul complicato e limitiamoci a sapere che è possibile, installare in through un altro flash mantenendo il passaggio dei codici di controllo tra fotocamera e flash.





    Alcune funzionalità positive ed alcune limitazioni non necessitano lunghe spiegazioni, quindi mi limiterò ad indicarle nei PRO e CONTRO qui sotto, ad ognuno assegnerò un punteggio positivo e negativo da 0 a 10 valutate voi la validità del prodotto quindi in base punteggio finale:


    PUNTI A FAVORE:
    - Controllo manuale : +10
    - Controllo parabola del flash : +7
    - Unità polivalenti che fanno sia da TX che da RX : +8
    - Uscita del cavetto sync per unità esterne : +7
    - Tasto di prova del flash : +5
    - Luce di servo AF integrata ed attiva in ogni unità : +8
    - Pile stilo AA intercambiabili con le unità flash: +7
    - Supporto funzionalità TTL : +9
    - Supporto funzionalità Stroboscopica: +7
    -  Comando completo da menù fotocamera: +10
    - Supporto di una vasta gamma di fotocamere e flash : +5
    - Override parabola del flash se settata on flash: +5
    - Possibilità di montare tramite il through un master flash on camera
    oppure un altro trigger (!) : +5
    - Syncro HSS ad alta velocità fino ad 1/8000: +9
    - Selezione canali e gruppi settaggio unità dal menù : +5
    - Portata elevata fino a 60mt effettivi: +8
    - Supporta step di incremento a 1/3 da 1/1 a 1/128 : +7
    - Alta stabilità con i disturbi radio: +5
    - 7 diversi canali impostabili: +4
    - Consumo testato fino ad oggi realtivamente basso: +8
    - Controllo della potenza dei flash in tempo reale da display: +9
    -  Chiare indicazioni di sync / rx / tx tramite led : +5




    PUNTI CONTRARI
    - Le parabole del flash si muovono tutte insieme se comandate da remoto: -2
    - Sono un pò ingombranti come dimensioni rispetto ad altri modelli : -1
    - Limitata possibilità di disattivare i flash spegnendoli da remoto : -5
    - Mancanza del cavetto sync in dotazione : -2
    - Mancanza di un filetto di tipo fotografico per fissaggio delle unità : -4
    - Impossibilità di attivare flash sulla seconda tendina come promesso: -7
    (se qualcuno sa come risolvere ben volentieri cambio la recensione)
    - Mancanza porta USB per aggiornamento firmware : -2
    - Ghiere di fissaggio non rapide, un pò scomode anche se migliorate
    con piccoli intagli che permettono comunque un fissaggio serrato: -4
    - Portata non come dichiarata, non arriva a 100mt come promesso : -2
    - Qualche mancanza di colpo flash, ma nella norma: -1


    Punteggio Complessivo: +123









    ::: RECENSIONE IN CONTINUO AGGIORNAMENTO :::

    Le domande che mi state già scrivendo da un pò di tempo ed alle quali rispondo qui per comodità:

    Domanda: Come ti trovi con la funzione XYZ ... hai provato anche a fare XYZ?
    Risposta: Sto facendo le prove per voi ed appena pronte le pubblico qui, per favore non chiedetemi di rispondere in privato, se investo tempo per scrivere di la non posso andare avanti qui. Spero possiate comprendere ed attendere :)

    Domanda: Dove li hai acquistati?
    Risposta: Vi rispondo perchè se qualcuno li vuole prendere già convinto da questa recensione ha un punto di riferimento. Io li ho acquistati da Filippo Sarti, utente Flickr e venditore professionale eBay: http://www.ebay.it/sch/sarti.fotografia.accessori/m.html


    Domanda: Quanto li hai pagati?
    Risposta: 50€ l'uno . Chi desidera acquistarli direttamente dall'estero per risparmiare qualcosa, al di la del discorso dogana e tempi di spedizione, tenga anche conto del fattore assistenza in caso di problemi e rispedire in questi casi n non è così economico

    Domanda: Ci sono per Nikon? Sai quando usciranno?
    Risposta: Per adesso no e purtroppo non so quando e se li faranno. Spero di si.

    Si ringrazia Elvis per la gentile concessione di alcuni scatti utilizzati in questa inserzione e riporto doverosamente il link alla sua recensione in lingua inglese a questo indirizzo: flashhavoc.com/yn622c_review/ . Dategli uno sguardo, è molto completa e professionale.